Apple A7 il processore a 64 bit di Cupertino ha scatenato il panico nell’intera industria mobile per smartphone e tablet. “Il chip di Apple a 64-bit ci ha colpiti allo stomaco. Non solo noi, ma tutti, davvero. Siamo rimasti a bocca aperta, storditi e impreparati”.
La dichiarazione proviene da un dipendente Qualcomm che rimane rigorosamente anonimo, riportata nel blog HubSpot di Dan Lyon giornalista tecnologico diventato celebre in USA e nel mondo negli scorsi anni per la serie Fake Steve Jobs, che proponeva false email e messaggi di Jobs scritti con lo stesso stile stringato dello scomparso cofondatore di Apple con l’aggiunta di tocchi di humor e considerazioni dissacranti su Cupertino e sul mondo della tecnologia.
Oltre a sottolineare il panico creatosi nell’industria alla presentazione di iPhone 5s e dell’innovativo processore Apple A7 a 64 bit, il dipendente Qualcomm puntualizza il significato della novità della Mela. In sostanza è vero che per il momento non esiste una grande differenza in termini di prestazioni, poiché la stragrande maggioranza delle app non è ottimizzata né scritta per sfruttare questa architettura, in ogni caso solo dopo l’introduzione di questo chip a 64 bit da parte di Apple, l’intero settore, tutti i suoi principali operatori e il mercato hanno compreso che questo era il futuro e che tutti ora devono seguire le mosse di Cupertino.
Curiosamente lo sconvolgimento del settore provocato dal primo processore a 64 bit mobile è rilevato da un dipendente Qualcomm, la stessa società che per tramite di un suo top manager aveva etichettato Apple A7 alla sua introduzione come un mero espediente di marketing.
Ricordiamo infatti che Apple, nonostante la continua e crescente mole di indiscrezioni e anticipazioni suoi nuovi prodotti ancora da presentare, è riuscita a mantenere completamente segreta l’architettura a 64 bit di Apple A7 fino al giorno di presentazione di iPhone 5s. Poco dopo l’annuncio Anand Chandrasekher, allora senior vice president e chief marketing officer di Qualcomm, liquidò la caratteristica come una trovata di marketing priva di qualsiasi beneficio per gli utenti finali. Qualcomm si affrettò a correggere le dichiarazioni del proprio dirigente che successivamente è stato assegnato ad altri incarichi, una rimozione secondo molti dovuta proprio a questo disastro di immagine pubblica.
Ora tutti sono costretti, ancora una volta a dover inseguire Apple. I principali costruttori di chip mobile tra cui Qualcomm primeggia, così come Samsung, Intel e molti altri ancora hanno dovuto rivedere i propri piani e le tabelle di marcia, che senza dubbio includevano versioni migliorate e potenziate di processori multi core a 32 bit, per stravolgere tutto e puntare su nuovi chip a 64 bit.
Una mossa resa obbligatoria dalla giocata di anticipo di Cupertino che, per una volta, è riuscita a mantenere completamente segreto la componente fondamentale di iPhone 5s. Una mossa brillante che costerà cara alla concorrenza: trattandosi di un balzo di architettura si stima che Samsung e altri non saranno in grado di offrire chip a 64 bit per smarpthone e tablet se non nel giro di diversi mesi, secondo alcuni solo addirittura tra un anno.