Il processore Apple A7 è più simile ai processori Intel per PC (desktop e portatili) che a un processore per smartphone e tablet. E’ questa in ultima analisi la conclusione a cui arriva uno studio di Anandtech ha ha esaminato in modo indipendente ma approfondito l’architettura, le caratteristiche e il funzionamento di Apple A7, il processore ARMv8 a 64 bit che fa funzionare iPhone 5s e anche iPad Air e iPad mini Retina.
Apple non ha rilasciato alcun dettaglio tecnico e nemmeno indicazioni su Apple A7, così tutte le informazioni sulla architettura sono state rilevate direttamente utilizzato software ad hoc e strumenti disponibili per gli sviluppatori, oltre a una serie di dati recentemente rilasciati da Cupertino per il progetto del compilatore LLVM.
Il processore Apple A6, su architettura ARMv7 a 32 bit, era indicato con il nome in codice Swift: è in grado di eseguire 3 operazioni per ogni ciclo di clock ed dotato di un buffer per le istruzioni in grado di contenere 45 elementi. Le unità logico aritmetiche sono 2 mentre è disponibile un solo registro per caricare e conservare i dati: la memoria cache L1 è di 32 KB mentre quella L2 è di 1 MB.
Praticamente ognuna delle caratteristiche appena elencate è più che raddoppiata nel processore Apple A7 indicato con il nome in codice Cyclone. Le unità di calcolo sono 6, mentre il buffer per le istruzioni è di 192 elementi (più che qaudruplicato), le unità aritmetico-logiche sono 4 e i registri sono 2. In Apple A7 sono anche presenti 3 unità di calcolo in virgola mobile, assenti in Apple A6. Infine la memoria cache è raddoppiata a 64 KB, con 1 MB di cache L2 e introducendo anche 4 MB di cache L3, prima completamente assente.
Così Apple A7 vanta lo stesso numero (6) di pipeline di calcolo di un processore Intel Ivy Bridge inoltre il buffer per le istruzioni (192) è identico a quello integrato nei processori Intel Haswell di ultima generazione. Per tutte queste ragioni quando Phil Schiller ha presentato Apple A7 come un “Processore di classe desktop”, durante il lancio di iPhone 5s, non si è trattato di una iperbole suggerita dal marketing, bensì di una constatazione reale, suffragata dalla caratteristiche e dall’architettura come ora sono stati analizzati da Anadtech.
Più difficile naturalmente prevedere la prossima mossa di Cupertino: per la generazione Apple A8, Cupertino potrebbe semplicemente scegliere di adottare un processo produttivo più avanzato a 20 nanometri, per incrementare la velocità di funzionamento senza penalizzare la batteria. In alternativa potrebbe stupire di nuovo il mercato lanciando un processore completamente rivisto dal punto di vista dell’architettura. Entrambe le alternative sono plausibili tenendo presente che con Apple A7 Cupertino ha colto di sorpresa l’intero settore e che, per questa componente fondamentale, ora la concorrenza è costretta a inseguire Apple.