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Apple A10 non ha rivali. E’ quanto sostiene Linley Gwennap, fondatore dell’omonima società di analisi di chip dopo aver messo sotto torchio il più recente iPhone 7 che, per l’appunto, monta processore mobile di Apple di ultima generazione.
Sulla base di alcuni test di velocità, Linley sostiene che A10 «spazza via la concorrenza», dimostrandosi notevolmente più veloce dei più recenti processori Exynos 8890 di Samsung, dello Snapdragon 820 di Qualcomm e del Kirin 955 di Huawei nel confronto in single core. I processori di Samsung e Huawei mostrano qualche vantaggio nell’uso in multi-core, ma – spiega – «nella maggior parte delle app, i core aggiuntivi non entrano in gioco», lasciando quindi intendere che le prestazioni da tenere maggiormente in considerazione, sono quelle in single-core.
L’esame dettagliato di Apple A 10 Fusion rileva la presenza dei core Hurricane ad alte prestazioni e più grandi in termini di superficie occupata e dei core Zephyr a basse prestazioni, consumi ridotti e più piccoli. In entrambi i casi i core di Cupertino risultano sempre più grandi dei chip corrispondenti della concorrenza o anche dei core standard ARM.
Per questa ragione Apple A10 Fusion e anche i processori precedenti della Mela possono non raggiungere gli stessi livelli di prestazioni per millimetro quadrato dei concorrenti, ma risultano migliori in termini di efficienza e consumi. Secondo l’esperto questo è possibile grazie alle ottimizzazioni di Apple, probabilmente ottenute potenziando le funzioni di predizione, con il risultato di maggiore efficienza per ogni ciclo di clock.
Interessante notare il confronto che Gwennap evidenzia con i nuovi processori Intel Skylake, che avrebbero praticamente prestazioni quasi identiche al chip A10. L’unica differenza – spiega – riguarda il fatto che i chip PC di Intel non operano entro i limiti di batteria dell’A10. La conclusione a cui giunge è delle più minacciose: «Apple è ormai completamente in grado di rivaleggiare con le prodezze delle CPU di Intel. Il chip A10 potrebbe essere tranquillamente installato in prodotti come i MacBook Air che oggi utilizzano i chip lower-speed di Intel».