Apple ha un esercito di ingegneri che lavorano ai nuovi chip: almeno 700. È questa la stima svolta da Sol Gradman, un veterano dei semiconduttori e una delle figure più eminenti nel mondo delle ricerche nel settore.
Gradman è una fonte autorevole. Ha lavorato per società israeliane e statunitensi e soprattutto è stato la guida del’associazione dei CEO delle aziende hi-tech isreaeliane e il presidente dell’ Semiconductor Club, un forum delle realtà che si occupano di componenti in isreale. Conosce quindi molto bene il mondo dove Apple ha fatto messe di cervelli e di tecnologie, «tra cui – ha detto Gradman Anobit e PrimeSense, due società la cui principale attività è la progettazione di chip, e assunto centinaia di chip designer che in precedenza lavoravano per società come Texas Instruments”. Ora Apple, dice Gradman, ha oltre 700 ingegneri solo in Israele, sta pianificando di assumerne altri, e tutti questi stanno lavorando alla progettazione di nuovi chip. Secondo diversi osservatori i frutti di questo massiccio reclutamento si stanno vedendo sia in iPhone, sia nei nuovi Mac. Le macchine appena rilasciate ad esempio hanno controller di nuova generazione, che permettono agli SSD di viaggiare molto più velocemente di quelli della concorrenza.
Gradman ha parlato della esperienza di Apple a ChipEx 2015, il più grande evento annuale dedicato all’industria della microelettronica israeliana che si è svolto la scorsa settimana, dove ha anche spiegato che l’Internet of Things (IoT) sarà una grande svolta e che potrebbe diventare “un importante motore di crescita” per il settore dei semiconduttori.