Indipendentemente dal loro orientamento sessuale, i dipendenti di Apple sono trattati tutti allo stesso modo. È quanto emerge dal sondaggio Corporate Equality Index della fondazione Human Rights Campaign, organizzazione che difende i diritti delle persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender). Così come altre aziende (Chevron, Ford, AT&T, HP e altre ancora), la Casa della Mela ottiene il punteggio massimo: 100 su 100.
Ciascuna azienda è stata valutata con dieci diversi criteri, assegnando per ognuno di questi un punteggio massimo di 10. Sono stati presi in considerazioni fattori come il diverso trattamento delle persone LGBT, gli impegni di non discriminazione in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere, la gestione di assicurazioni sanitaria per i dipendenti o partner dello stesso sesso, l’impegno pubblico verso la comunità LGBT e così via. Ricordiamo che nel mese di giugno Tim Cook ha partecipato insieme a numerosi dipendenti Apple alla sfilata LGBT organizzata a San Francisco.
Qualche settimana addietro il CEO di Apple Tim Cook ha pubblicamente dichiarato la propria omossessualità, scegliendo di esternarla, in modo esplicito e senza mezzi termini. “Se sapere che l’amministratore delegato della Apple è gay può aiutare qualcuno che fa fatica ad accettare la sua natura” ha detto Cook, “allora vale la pena fare un compromesso con la mia privacy”.