Prezzi da 79 centesimi a 790 euro, dimensione non superiore a 2 GB. Ecco alcuni dei parametri che i produttori di software per iPhone e iPod touch dovranno tenere in mente nel momento in cui decideranno di mettere i vendita qualche applicazione su App Store. A rivelare i dettagli è AppleInsider, in un articolo che, frutto di qualche ‘soffiata’ da parte di qualche sviluppatore ben introdotto, pubblica informazioni e schermate del sistema di approvazione della vendita e di caricamento delle applicazioni.
Il primo aspetto di interesse è l’impressione di flessibilità del sistema. Chi deciderà di usare App Store avrà la possibilità di scegliere non solo il prezzo con una scalatura chiara e progressiva (di 99 centesimi o 79 euro per volta) e conversione automatica e prefissata nelle varie valute. Il limite di 999 dollari o 790 euro, significa che sarà possibile mettere in vendita anche software professionale.
Un secondo aspetto interessante è il fatto che si potrà scegliere semplicemente selezionando un check box in quale nazione rendere disponibile l’applicazione. Da segnalare anche il fatto che Apple richiede una verifica sull’accettabilità dei contenuti, che devono essere qualificati in base a riferimenti come la presenza di violenza, situazioni in cui si fa gioco d’azzardo, uso di alcol, droga o tabacco, violenza, nudità .
App Store, come noto, dovrebbe offrire anche prodotti gratuiti in buon numero. Qualcuno sostiene che persino il 70% del software potrebbe essere gratuito.
La dimensione massima delle applicazioni è di 2 GB. Il limite non è chiaro se sia stato fissato per ragioni tecniche o sia frutto di un tetto artificioso, imposto da Apple per impedire lunghi e scomodi download e l’intasamento dei sistemi.