Il Federal Antimonopoly Service of Russia (FAS), ha inflitto un’ammenda da 12 milioni di dollari a Apple per presunto abuso della sua posizione dominante nel mercato delle app per dispositivi mobili.
A riferirlo è Reuters evidenziando l’ultima diatriba tra Mosca e l’azienda della Mela. Secondo il servizio anti-monopolio federale russo, il sistema di distribuzione delle app previsto da Apple per il suo iOS presenta dei vantaggi per le app della stessa azienda produttrice rispetto alla concorrenza.
Un portavoce di Apple ha espresso il proprio “rispettoso disaccordo” con quanto stabilito dalla FAS e dichiarato che ricorrerà in appello. Negli ultimi mesi varie aziende del mondo IT stanno subendo pressione da parte del governo russo. Twitter, ad esempio, è nel mirino per non aver rimosso i tweet legati alle proteste contro l’arresto dell’oppositore di Putin, Alexei Navalny, e rischia l’oscuramento totale. Problemi non mancano anche per Facebook, TikTok e Google.
A marzo di quest’anno, in Russia Apple ha accettato di mostrare un avviso quando si attiva un nuovo dispositivo nella Federazione, permettendo all’utente di consentire l’installazione di app approvate dal governo, in conformità a quanto previsto da una nuova legge dal Ministero per gli Affari Digitali.
La FAS ha ora deciso di infliggere una ammenda pari a 906,3 milioni di rubli (circa 10 milioni di euro) per la presunta violazione della legislazione antimonopolio. Nel 2020 è stata determinato che Apple avrebbe abusato della sua posizione dominante, ed è stata emessa una direttiva che obbliga le aziende statunitensi a rimuovere restrizioni che riguardano app di terze parti.
La mossa fa seguito a lagnanze da parte di Kaspersky Lab, azienda secondo la quale Apple avrebbe rifiutato la sua app Safe Kids. Apple ha spiegato di avere aiutato e di avere collaborato con migliaia di sviluppatori russi, inclusa Kaspersky. “Abbiamo collaborato con Kaspersky per fare in modo che la loro app fosse conforme con le regole messe in atto per proteggere i bambini”, ha dichiarato Apple. “In questo momento hanno 13 app sull’App Store e per abbiamo elaborato centinaia di aggiornamenti”.
Anton Gorelkin, membro della Commissione per l’informazione e le comunicazioni della Duma, ha dichiarato che la sanzione non distruggerà Apple ma è notevole dal punto di vista dei rendiconti finanziari. “Gradualmente, ci stiamo avvicinando alla serietà nei rapporti con le Big Tech che è stata a lungo ignorata in Occidente”.