Il 58% del fatturato 2015 della vendita da applicazioni al mondo è stato generato da App Store, nonostante Apple controlli solo il 15% di questo mercato. Lo rivela il nuovo report pubblicato da IDC che certifica il grande successo della Mela nell’ambito della vendita di software.
Secondo le stime di IDC, nel solo 2015 sarebbero state installate quasi 156 miliardi di applicazioni. La maggior parte sarebbero applicazioni Android: il sistema operativo del robottino ha catalizzato il 60% del totale. Ad Apple sarebbe rimasto, come accennato, solo il 15% della parte restante, per giunta in calo dell’8% rispetto all’anno precedente. Nonostante questo a Google sarebbe andato il 36% del fatturato diretto (di fatto la vendita delle applicazioni e dagli acquisti in app), mentre ad Apple il 58%. Numeri importanti anche perchè dobbiamo consideriamo che il fatturato di Cupertino è aumentato del 36%.
Si tratta di un importante segnale di un trend che continua: Apple è storicamente in grado di offrire un superiore ritorno agli sviluppatori che investono sui suoi dispositivi e nel corso della storia ha visto crescere il proprio fatturato non solo dalla vendita, ma anche dai suoi store. Il trend è spinto da una superiore propensione alla spesa di chi compra un iPhone, oltre che, dicono alcuni analisti, anche dal fatto che il suo sistema operativo e la sua fruibilità, oltre che la piattaforma strettamente integrata, spingono ad acquistare con maggior fiducia rispetto a quanto accade con alcuni dei dispositivi Android che dominano il mercato.
Al proposito vale anche la pena ricordare anche la forte crescita di Apple nella distribuzione dei servizi, dove soltanto nello scorso trimestre hanno generato un entrata vicina ai 6 miliardi di dollari, con una crescita del 20% rispetto ai numeri registrati nello stesso periodo nell’anno precedente.
Resta da quantificare la resa dalla pubblicità sulle app. I questo ambito Apple ha di fatto alzato bandiera bianca con la chiusura del programma iAd lasciando campo libero alla concorrente Google. I dati di IDC non tengono infatti conto di quesnto le applicazioni generano nel campo degli annunci pubblicitari e qui è del tutto chiaro che Big G domina senza rivali.