Apple è sempre più impegnata ad ampliare il supporto da parte degli sviluppatori cinesi per aumentare il numero di applicazioni su App Store Cina, che al momento conta circa 150 mila applicazioni in totale, laddove negli USA invece la cifra raggiunge e supera il milione di applicazioni disponibili per gli utenti. Apple sta ora spingendo un’intensa campagna per corteggiare più sviluppatori in Cina, nel tentativo di replicare l’ecosistema di giochi e widget che ha contribuito esso guidare verso l’alto le vendite di iPhone e iPad vendite negli Stati Uniti e altrove.
Dal 2011, Apple ha costantemente aumentato la sua squadra di supporto agli sviluppatori in Cina cosicché un maggior numero di nuove applicazioni possono essere approvate nel Paese più velocemente, ed, ha aperto un nuovo ufficio nel centro di Pechino, da dove viene gestito l’App Store Cina. Apple ha anche migliorato e reso più semplice il processo di acquisto app per i clienti, e realizzato un nuovo software in cinese a beneficio sviluppatori.
Gli sviluppatori cinesi hanno dichiarato che sviluppare per i dispositivi di Apple ha i suoi vantaggi. E ‘più semplice rispetto a sviluppare per Android ed inoltre Apple ha anche solo un App Store Cina attraverso cui vendere app, mentre le app Android sono disponibili attraverso diverse vetrine gestiti dai vari produttori o distributori come Xiaomi, Baidu Inc. e una sfilza di altri. Infine l’alto costo di iPhone seleziona naturalmente gli utenti con più reddito disponibile da spendere per le applicazioni.
Apple ha confermato che la sua attenzione per il Paese sta dando i suoi frutti: allo scorso mese di gennaio, la Cina rappresentava il secondo Paese per più alto numero di download di app al mondo, dietro gli Stati Uniti, ed è terza più grande in termini di entrate. Dei 500.000 programmatori partecipanti al programma per gli sviluppatori di Apple in Cina nel mese di gennaio, la metà ha aderito lo scorso anno; infine le vendite in Cina, Hong Kong e Taiwan sono state pari a 9,3 miliardi dollari nell’ultimo trimestre, in crescita del 13 per cento rispetto all’anno precedente.