Al termine delle elezioni legislative che si terranno il 4 luglio, nel Regno Unito la Mela sarà molto probabilmente costretta a offrire agli utenti l’accesso ad App Store di terze parti, obbligata dalla “Digital Markets, Competition and Consumers Bill”, alla stregua di quanto avvenuto nell’Unione europea con il Digital Markets Act (DMA), normativa sui servizi digitali che prevede, tra le altre cose, obblighi per la distribuzione delle app, consentendo agli sviluppatori di distribuire app iOS da app marketplace alternativi (funzionalità disponibile con l’aggiornamento a iOS 17.4 e seguenti).
Il disegno di legge che sarà con ogni probabilità approvato nel Regno Unito, prevede sorveglianza sui mercati digitali, il rafforzamento di leggi a tutela dei “consumatori digitali”, controlli sulle concentrazioni, con l’obiettivo di stabilire nuovi parametri in materia antitrust.
Il regime di Strategic Market Status (SMS), concetto simile a quello di “Gatekeeper” nell’Unione europea, conferirà alla Competition and Markets Authority (Autorità per la concorrenza e i mercati) il potere di designare le piattaforme digitali che forniscono un punto di accesso importante tra imprese e consumatori in relazione ai servizi di piattaforma di base, indicando aziende che hanno “sostanziale e radicato potere di mercato”, e una “posizione di importanza strategica” in relazione ad attività digitali legate al Regno Unito. Apple verrà con ogni probabilità designata come SMS, insieme ad aziende quali Google, Samsung e Microsoft, rilevando per tutte queste “potere di mercato” e “importanza strategica”.
La designazione comporterà l’obbligo di seguire regole stabilite dalla Digital Markets Unit (DMU) della Competition and Markets Authority (CMA). Similarmente a quanto avvenuto nell’Unione europea, Apple dovrà offrire opzioni per distribuire app iOS da app marketplace alternative, offrire framework e API per la creazione di app marketplace alternativi, framework e API per motori browser alternativi.
Con l’introduzione del DMA nell’Ue, Apple ha sottolineato che le nuove opzioni per l’elaborazione dei pagamenti e il download delle app su iOS aprono nuove vie d’ingresso per malware, frodi, truffe, contenuti illeciti e dannosi, e altre minacce per la privacy e la sicurezza, e ha predisposto protezioni specifiche, inclusa la “notarizzazione”, in altre parole l’autenticazione delle app iOS, un’autorizzazione per chi sviluppa marketplace, e note informative sulle opzioni di pagamento alternative, per ridurre i rischi e garantire agli utenti l’esperienza migliore e più sicura possibile. Nonostante gli obblighi, Apple al momento sta facendo di tutto per “soffocare” gli App Store alternativi…