App.net è una piattaforma social che ha in mente prima di tutto la soddisfazione degli utenti e il coinvolgimento degli sviluppatori e non gli inserzionisti. La scommessa è la creazione di un clone di Facebook o Twitter senza vendere l’anima al diavolo, inginocchiate a detta di Dalton Caldwell (fondatore della società) solo all’advertising e al lucro. L’idea ha fatto parlare molto la rete, tanto che l’obiettivo di raggiungere i 500.000 dollari di finanziamenti è stato superato con alcuni giorni di anticipo.
Il meccanismo di condivisione pensato da Caldwell & soci è simile a quello di Twitter: massimo 256 caratteri ma con la promessa di mettere al sicuro i dati degli utenti e bonificare qualsiasi contenuto pubblicitario. Per l’uso del servizio gli utenti dovranno pagare una quota annuale: chi investe almeno 50 dollari avrà diritto all’abbonamento annuale e potrà provare la versione alpha del servizio; chi arriva a 100 dollari ha il diritto all’iscrizione come sviluppatore e potrà creare app basate sul social graph del servizio; chi ha investito più di 1000 dollari ha il supporto telefonico e ha avuto la possibilità di incontrare di persona Caldwell a San Francisco. Nel momento in cui scriviamo la campagna di crowdsourcing ha toccato quota 668.700 dollari, somma che potrebbe ancora salire poiché manca ancora un giorno al termine della scadenza della campagna.
“Se Netscape – afferma Caldwell – avesse costruito un ecosistema basato sulla pubblicità, oggi non avremmo il web che conosciamo”. Per l’imprenditore statunitense i social network basati sulla pubblicità rendono un cattivo servizio agli utenti e soffocano l’innovazione; egli è convinto che l’offerta di un servizio a pagamento crei un incentivo a fare il meglio per gli utenti. Il successo di realtà quali Dropbox ed Evernote è la dimostrazione secondo Caldwell che le persone sono disposte a pagare per validi servizi online.
[A cura di Mauro Notarianni]