Abbiamo sempre sentito dire che le app per tablet Android sono tendenzialmente poche e di qualità inferiore rispetto ad iPad. Ma è proprio così? Sasha Segan di PC Magazine ha voluto testare personalmente questo assunto, confermando con mano l’ipotesi.
Le problematiche con Android sorgerebbero fin dall’inizio, dalla difficoltà cioè di trovare le applicazioni specificatamente dedicate ai tablet nell’appstore di Google. A parte una striminzita sezione dedicata, non sono offerti altri strumenti se non la ricerca libera.
Una volta poi trovate le applicazioni, il secondo problema riguarda proprio le apps. In primo luogo la quantità: nella maggior parte dei casi su App Store ci sono molte più applicazioni, molta più possibilità di scelta se confrontato con l’ex Android Market, aspetto particolarmente evidente soprattutto nella categoria giochi, dove iPad vince a mani basse.
Aldilà dei giochi, Segan fa notare comunque che la maggior parte dei brand più noti è disponibile con la sua applicazione anche sui Android. Purtroppo però la qualità delle stesse è nettamente inferiore alla controparte su iPad. In molti casi (come nell’immagine a fondo articolo per la app di eBay) le app per tablet su Android non sono altro che siti web in versione wap o versioni mal adattate delle app per smartphone, mentre per iPad si tratta di vere e proprie applicazioni studiate ad hoc.
Secondo Segan le app per Android sono qualitativamente scadenti principalmente per colpa degli sviluppatori, che si limitano a far sì che la stessa app disponibile per smartphone si adatti automaticamente alla maggiore risoluzione dello schermo dei tablet. Purtroppo però il risultato estetico spesso ha effetti decisamente discutibili, tanto da rendere le app poco funzionali e per niente allettanti.
Per citare un esempio, Segan si rifà alla app di CNN, uno dei pochi casi di app dedicata a tablet Android migliore della propria controparte per iPad proprio perché pensata e realizzata per un tablet, e non semplice trasposizione di un sito per telefonino.
Android vince solo per la varietà di scelta rendendo disponibili categorie che su iPad non sono presenti, come market alternativi, web browser alternativi, widget, client BitTorrents o emulatori di videogiochi. Si tratta però per la maggior parte di categorie cui sono interessati gli appassionati di tecnologia, i “geek”, ma che suscitano poco interesse nel pubblico di massa.
Segan conclude accodandosi alla maggior parte degli sviluppatori: finché l’ecosistema Android non punterà alla qualità delle app disponibili, non basterà avere a disposizione un tablet superiore a livello hardware; l’offerta complessiva di iPad resterà sempre superiore.