Fate quel che dico, non quel che faccio. Il vecchio detto costruito intorno a chi predica bene razzola male viene rispolverato oggi da Partiful una società di sviluppo titolare di un’app omonima. Nel mirino c’è Apple accusata, appunto di avere copiato la loro applicazione con il rilascio dell’app Inviti.
Per rendere chiara la questione Partiful pubblica su X una schermata delle linee guida di Apple per la verifica per l’app (criteri relativi ai contenuti e alla progettazione di cui Cupertino tiene conto per effettuare la revisione di tutte le app inviate all’App Store) specificatamente il capitolo intitolato “Copycats” (copioni) e stilato proprio da Apple.
Partiful invita Apple a leggere sè stessa là dove si dice «Usa idee tue. Sappiamo che non ti mancano: ti basta trasformarle in realtà. Non copiare semplicemente l’ultima app più popolare sull’App Store e non limitarti ad apportare qualche piccola modifica al nome di un’altra app o interfaccia utente facendola passare per tua. Oltre a farti rischiare una denuncia per violazione della proprietà intellettuale, questo complica la navigazione nell’App Store e non è corretto nei confronti di altri sviluppatori e sviluppatrici».
just reviewing the apple developer guidelines pic.twitter.com/HohuNn0YoM
— Partiful (@partiful) February 4, 2025
In effetti, così come l’app di Apple, Partiful (si scarica da qui per iOS) è un’app per organizzare incontri ed eventi di ogni tipo, dalle feste di compleanno a party con molti invitati. Partiful è nota in varie parti del mondo e vanta numerosi utenti, usata soprattutto da persone molto giovani che possono creare pagine evento e invitare i propri amici a partecipare condividendo con loro un link.
Tra le peculiarità di Partiful, il fatto che è cross-platform (è disponibile per iOS, per Android ma anche come web-app) e che non è necessario indicare un indirizzo mail. Cose che invece per Inviti non è vero.
Non è la prima volta che Apple viene attaccata per avere copiato chi ha rilasciato applicazioni già disponibili per Mac o iOs. Molto recentemente è successo con Password, ma la “tradizione è antica tanto che esiste anche un termine coniato dagli americani: “to Sherlock” (“sherlockato” o sherloccato, in italiano) riferimento a quando Apple presentò nel 2002 “Sherlock”, funzione di OS X simile a Watson, con quest’ultima utility che divenne all’improvviso ridondante e inutile.
Nel caso di Inviti bisogna dire che app e utility del genere non sono certo novità: vi sono similitudini tra Partiful e Invites ma è difficile dire che sia esattamente un’app fotocopia di quella esistente, come vorrebbero far credere gli sviluppatori di Partiful.