. L’Antitrust indaga su Apple, Google, Amazon e Gameloft. Lo comunica la stessa Autorità della concorrenza e del mercato italiana in una nota rilasciata questa mattina che specifica che, per Apple, l’istruttoria riguarda iTunes, «filiale che gestisce gli iTunes Store in Europa» ed è stata aperta «in merito alle app che appaiono gratuite ai consumatori e che invece richiedono acquisti successivi per poter continuare a giocare». Il procedimento dovrà verificare se questi comportamenti costituiscano pratiche commerciali scorrette: «i consumatori – prosegue l’Antitrust – potrebbero essere indotti a ritenere, contrariamente al vero, che il gioco sia del tutto gratuito e, comunque, non sarebbero messi in grado di conoscere preventivamente gli effettivi costi dello stesso». Il secondo capitolo dell’inchiesta, riguarda poi la possibilità di acquistare involontariamente nuovi pacchetti o espansioni. «Sussisterebbero – conclude la nota – carenze informative circa gli strumenti per escludere o limitare la possibilità di acquisti all’interno dell’App e le relative modalità di attivazione».
Un’azione a trecentosessanta gradi, dunque, che interessa sia il mondo Android che quello iOs e che – oltre agli store di applicazioni -, non a caso guarda ad uno dei più grandi sviluppatori e distributori di giochi per il mobile, Gameloft, che sempre di più punta sulla strategia della vendita in app. Proprio il settore dei video game – tra l’altro senza dubbio il più vivace dal punto di vista delle vendite sia sull’App Store che su Google Play – era stato al centro delle polemiche per le possibilità degli acquisti “incauti”, magari effettuati dai bambini. In attesa che il Garante ci faccia sapere quali provvedimenti intende prendere, Macity, in questo articolo, vi spiega come non avere sorprese sul conto della vostra carta di credito per colpa di iTunes.