L’Unione Europea torna a mettere nel mirino Microsoft. Secondo quanto la stessa società di Redmond ha ufficialmente dichiarato nel corso della giornata di oggi, Bruxelles ha inviato ai legali dell’azienda una lettera che rappresenta una sorta di ‘avviso di garanzia’ con il quale rende noto l’inizio di una procedura d’investigazione sull’inclusione di Internet Explorer nel sistema operativo.
La vicenda, molto nota, riguarda la possibilità da parte della concorrenza di combattere efficientemente un programma che viene fornito contestualmente e strettamente integrato in Windows. Secondo Opera, la software house che ha aperto il procedimento nel dicembre del 2007, Microsoft renderebbe impossibile o se non altro molto difficoltoso contrastare Internet Explorer con un programma alternativo.
Microsoft era stata messa sotto accusa e condannata nel 2004 per ragioni filosoficamente molto simili. Allora era Windows Media Player l’oggetto del contendere. L’Eu aveva imposto alla società fondata da Bill Gates la commercializzazione di una versione di Windows senza il riproduttore multimediale. Microsoft era stata giudicata anche colpevole di avere illecitamente tarpato le ali alla concorrenza nel settore del software di rete usando la sua dominanza nell’ambito dei client. Per questo la Commissione aveva anche imposto una multa di quasi 500 milioni di euro che si è poi andata rapidamente ingigantendo per i ritardi accumulati nell’adempiere alle disposizioni dell’Unione.
Microsoft, che negli Usa ha già subito un processo incentrato su Internet Explorer, ha tempo otto settimane per rispondere alla lettera, spiegando la sua posizione. Se l’Unione Europea non sarà soddisfatta da quanto avrà appreso partiranno altre multe e sarà richiesto il ripristino delle condizioni di legittimità