Google deve migliorare le proprie proposte per rispondere alle accuse di Bruxelles di abuso di posizione dominante. Per l’Unione europea quanto fatto fino ad oggi dal colosso di Internet nell’ambito della concorrenza nel settore della ricerca online non è sufficiente. Lo ha detto il commissario europeo per la concorrenza Joaquin Almunia questa mattina durante una conferenza stampa.
Ad aprile Google aveva mandato alcune proposte alla Commissione antitrust UE per mettere fine a tre anni di indagine sulla concorrenza nelle ricerche online. Al centro delle contestazioni, il fatto che Mountain View privileggerebbe nei risultati delle ricerche la visibilità dei suoi servizi rispetto a quelli degli altri. E se si considera che Google nel Vecchio Continente detiene circa il 90% delle qute di mercato (contro circa il 70% degli Stati Uniti), è facile comprendere quale potrebbe essere il danno al mercato.
La risposta della Commissione europea alle proposte di Google, come riporta Reuters, è stata un giudizio negativo e la richiesta di nuove proposte che vadano incontro alle preoccupazioni dell’antitrust Ue. «Dopo un’analisi del test di mercato conclusa il 27 giugno abbiamo concluso che le proposte mandate da Google non sono sufficienti a superare le nostre preoccupazioni», ha detto Almunia.
Se il gigante di Internet non sarà in grado di soddisfare con le nuove proposte l’Unione Europea, potrebbe dover affrontare una multa fino a 5 miliardi di dollari. Non è stata fissata una vera e propria scadenza, ma Almunia ha indicato come termine utile per la risoluzione del problema la fine dell’anno.