Google ha perso il ricorso in appello contro la decisione dell’Antitrust russo che accusa l’azienda statunitense di abuso di posizione dominante. L’autorità russa di regolamentazione antimonopolistica, lo ricordiamo, ha stabilito che Google ha violato locali leggi antitrust per i servizi preinstallati di serie nei dispositivi. Le indagini sulle pratiche dell’azienda californiana sono partite a febbraio dello scorso anno e si sono concentrate sul metodo sfruttato da Google per la distribuzione delle sue app nel sistema operativo Android. Si contesta, in sostanza, l’obbligo per i produttori di cellulari di pre-installare i servizi di Google sui loro device.
Le indagini contro Google sono partite dopo le lamentele di Yandex, il gruppo internet più grande della nazione, che ha accusato il concorrente di pratiche scorrette. La società di Moutain View potrebbe essere costretta a cambiare gli accordi con i produttori di smartphone e tablet Android, consentendo la preinstallazione di app di serie diverse da quelle di Google. Il valore delle azioni di Yandex, all’indomani della sentenza è cresciuto del 13%. Il rivale russo di Google lamenta di avere perso market share dopo la diffusione degli smartphone Android.
Stando ai dati di LiveInternet.ru, lo share di Yandex nelle ricerche online in Russia era ad agosto 2015 il 50% inferiore di gennaio 2014, mentre lo share di Google è salito dal 34% al 42%.
Yandex non si limita a combattere in patria ma avrebbe chiesto anche alla Commissione europea di indagare sulle pratiche del concorrente nell’Unione europea in relazione ad Android.