L’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana continua a puntare l’attenzione sul settore dei servizi erogati on line o tramite app per dispositivi mobili: dopo la notizia della settimana scorsa sull’apertura di una pratica a proposito delle politiche commerciali sui principali store di applicazioni, adesso l’Antitrust avvia un’istruttoria su Expedia e Booking, due delle più importanti agenzie turistiche on-line, presenti – naturalmente – anche con due applicazioni ad hoc su App Store. In una nota rilasciata questa mattina, l’autorità ipotizza che le due agenzie, «attraverso le commissioni e le clausole previste nei contratti con le strutture alberghiere limiterebbero la concorrenza nei servizi di prenotazione ostacolando la possibilità per i consumatori di trovare offerte migliori». L’istruttoria è stata aperta dopo una segnalazione dell’associazione di categoria Federalberghi. Del resto da diverso tempo, ormai, in più occasioni albergatori e ristoratori avevano contestato i sistemi di gestione delle agenzie on-line, oggi uno dei canali più importanti per la prenotazione e la vendita da parte degli operatori del settore turistico.
«Oggetto di analisi dell’Antitrust – prosegue ancora la nota – sono le clausole previste da Booking ed Expedia che vincolano le strutture ricettive a non offrire i propri servizi alberghieri a prezzi e condizioni migliori tramite altre agenzie di prenotazione online, e in generale, tramite qualsiasi altro canale di prenotazione (siti web degli alberghi compresi)». Ad essere danneggiato, per il Garante, alla fine, è il consumatore: «Secondo l’Antitrust l’utilizzo di queste clausole da parte delle due principali piattaforme presenti sul mercato potrebbe limitare significativamente la concorrenza sia sulle commissioni richieste alle strutture ricettive che sui prezzi dei servizi alberghieri, in danno, in ultima analisi, dei consumatori finali».
Adesso l’Autorità avrà tempo fino al 30 luglio per raccogliere elementi e per pronunciarsi a proposito.