Le funzioni di anti tracciamento Apple per la tutela della privacy introdotte con iOS 14.5 stanno colpendo duramente le società che si occupano di pubblicità mobile e gli inserzionisti: negli scorsi giorni è emerso un incremento della spesa pubblicitaria su Android e dei prezzi delle inserzioni causato dalla migrazione degli inserzionisti che prima puntavano su iPhone, ora un’altra società dichiara un calo del fatturato pubblicitario su iPhone compreso tra il 15% e fino al 40%.
Secondo Brian Bowman di Consumer Acquisition, una società che ha espresso la sua contrarietà all’anti tracciamento Apple prima ancora che entrasse in funzione, l’impatto sulle entrate pubblicitarie su iPhone e iPad è devastante, anche se non colpisce gli inserzionisti allo stesso modo.
«Alcuni clienti sono in calo del 30%-40% delle entrate. Altri sentono meno l’impatto. È un disastro» dichiara Bowman in una intervista concessa a GamesBeat. Al problema del fatturato in calo si aggiunge anche la difficoltà crescente per posizionare annunci per un pubblico specifico. Il dirigente è convinto che l’impatto completo dell’anti tracciamento di Apple deve ancora essere percepito e che gli inserzionisti inizieranno a sentirne tutti gli effetti a distanza di circa un mese da quando l’adozione di iOS 14.6 raggiungerà l’80%.
Come accennato gli effetti negativi non colpiscono allo stesso modo: risultano più penalizzate le piccole società rispetto ai colossi. Sempre secondo Bowman le aziende più grandi non dovrebbero subire il peso dell’anti tracciamento di Apple perché i loro cataloghi di app sono in grado di generare una grande quantità di dati proprietari. Viceversa risulteranno più colpite le piccole e medie imprese che si affidano alle entrate pubblicitarie: molte non avranno la capacità finanziaria di passare agli acquisti in-app.
C’è però una variabile che potrebbe fare la differenza: mentre a maggio con l’introduzione dell’anti tracciamento Apple solo il 4% degli utenti iOS ha scelto di abilitare il tracciamento, a luglio questa percentuale è aumenta a circa il 20%.
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