Tra i supporti per fissare lo smartphone al parabrezza o al cruscotto dell’automobile spiccano, per eccellenza nella presa della ventosa e per praticità d’uso, le due nuove soluzioni di Anker che abbiamo recentemente avuto modo di provare sul campo.
Come sono fatti
I materiali sono gli stessi per entrambi: il corpo è principalmente in plastica di alto livello, robusta e satinata, con la speciale ventosa che abbiamo favorevolmente apprezzato in passato su altri prodotti simili per la composizione, in gel, molto più appiccicosa delle classiche con la coppa in gomma e che, combinata con il sistema per creare il sottovuoto con la superficie su cui si poggia, diventa praticamente impossibile da sganciare.
Anker A7141 con aggancio magnetico
Uno, leggermente meno ingombrante dell’altro, è Anker A7141, che si differenzia principalmente per il sistema di aggancio dello smartphone. Questo avviene infatti magneticamente, attraverso il magnete inserito all’interno del supporto e combinato alla piastra metallica da attaccare tramite adesivo 3M al guscio del telefono oppure semplicemente da infilare tra quest’ultimo e la cover.
La piastra magnetica è bloccata al supporto tramite una testa a sfera, può quindi essere inclinata in tutte le direzioni, perfezionando così la visibilità dello smartphone in direzione del guidatore. Curioso, rispetto ad altri simili, il sistema di bloccaggio della ventosa: anziché abbassare una leva sarà necessario ruotare la metà superiore della base circolare, una soluzione che a nostro giudizio rende il supporto esteticamente più bello da vedere.
Anker A7142 con braccio ultra-regolabile
A differenza del precedente, Anker A7142 è leggermente più grande e non offre il sistema magnetico per il bloccaggio dello smartphone. Qui c’è piuttosto una morsa che abbraccia qualsiasi smartphone con il lato corto ampio fino a 9,3 centimetri. L’apertura è maggiore di molte altre, che di norma si aggirano intorno agli 8,5 centimetri al massimo: di fatto il nostro iPhone 6 Plus con ingombrante cover può essere infilato con estrema facilità in quanto avanza più di mezzo centimetro ad ambo i lati.
Il telefono viene quindi aggrappato bloccando la pinza ai lati: gli interni sono gommati, sia sul retro che in prossimità dei due ganci, così anche un telefono scivoloso come l’iPhone senza cover resta in posizione senza sforzi. La morsa è anche leggermente piegata frontalmente, così non si corre il rischio che il telefono cada in avanti con una brusca accelerata.
Sul fondo c’è anche un perno intelligente che migliora la stabilità del telefono bloccato. Diciamo “intelligente” perché può scorrere da destra a sinistra per essere adattato ai diversi telefoni, potendo così offrire un solido appoggio ma senza interferire con le prese e le aperture dei diversi smartphone.
Anche questo sistema si blocca al supporto attraverso una testa a sfera, così sarà più facile orientare il telefono verso il posto di guida o quello del passeggero e al contempo orientarlo rapidamente in modalità orizzontale o in verticale.
Altra differenza con il supporto magnetico è nella presenza di un braccio regolabile sia nell’inclinazione verticale, ruotabile praticamente di 260 gradi, sia nella lunghezza: può infatti essere esteso di 6 centimetri, potendolo così avvicinare in un lampo grazie ad una vite. Questa soluzione è l’ideale quando lo si vuole bloccare in una posizione più distante, magari per ostruire meno la visibilità, ma può essere anche la soluzione migliore per le automobili che hanno un cruscotto molto profondo.
Conclusioni
Li abbiamo provati entrambi in due diversi viaggi in autostrada. La stabilità è la stessa per via dell’incredibile forza assicurata dalla ventosa in gel. Nei test ci siamo limitati al blocco al cruscotto, che lo preferiamo a quello al parabrezza, ma per dovere di cronaca abbiamo provato a fissarli anche lì ad auto ferma per confermare che la presa è praticamente la stessa. Quando si fissa il supporto e si attiva la leva per l’effetto sottovuoto, è praticamente impossibile staccarli in entrambe le posizioni, anche se si cerca volutamente di scuoterli.
Quello a sistema magnetico ingombra meno sul cruscotto ed è più immediato, ma funziona soltanto se si affianca la piastra allo smartphone. L’altro è più appariscente ma anche più versatile, sia per le varie combinazioni che si possono avere grazie al braccio (volendo si può anche appendere a testa in giù nella parte alta del parabrezza, vicino allo specchietto retrovisore per intenderci), sia per la comodità di poter agganciare qualsiasi smartphone indipendentemente dal modello, quindi è senz’altro più comodo per l’uso in famiglia.
Anker A7141, Pro
– Immediato per l’aggancio magnetico
– Piuttosto discreto
– Presa eccellente della ventosa
Anker A7141, Contro
– Può funzionare solo se si usa la piastra metallica
[usrlist Design:4,7 Facilità-d’uso:5 Prestazioni:5 Qualità/Prezzo:4,5]
Anker A7142, Pro
– Funziona con qualsiasi smartphone e phablet
– Altamente regolabile
– Presa eccellente della ventosa
Anker A7142, Contro
– Appariscente
[usrlist Design:3,5 Facilità-d’uso:5 Prestazioni:5 Qualità/Prezzo:4]
Prezzo al pubblico
Anker A7141, il supporto magnetico, costa 11,49 euro. Anker A7142 con braccio regolabile costa invece 20,99 euro.