Ci sono voluti quattro mesi perché SEGA comprasse Rovio, la casa madre dei famosi uccellini della serie Angry Birds: l’acquisizione è cominciata a metà aprile e si è conclusa nelle scorse ore con un investimento totale di ben 776 milioni di dollari, pari a quasi 708 milioni di Euro.
SEGA spera che l’acquisto gli dia un solido punto d’appoggio per immergersi nell’universo mobile: non solo ha finalmente messo le mani su giochi di successo come appunto la serie degli uccellini arrabbiati, oltre a Sugar Blast e Small Town Murders, ma sull’intera infrastruttura già pronta per lo sviluppo, la pubblicazione e la promozione dei videogiochi per smartphone tablet.
Cosa succede adesso
Ciò significa che può partire a razzo sullo sviluppo di giochi per mobile basati sulle serie di cui detiene la proprietà intellettuale come Sonic, Samba de Amigo, Persona, Fotball Manager e via dicendo, senza dimenticare le centinaia di vecchi giochi che stanno ancora aspettando il porting sui telefoni.
Questo sarà possibile anche grazie a Beacon, una sofisticata piattaforma creata da Rovio per migliorare e semplificare ogni aspetto dei giochi, a partire da progettazione e design, passando dagli aggiornamenti e fino alla monetizzazione.
Nei primi giorni in cui fu resa nota l’acquisizione, l’amministratore delegato di SEGA, Haruki Satomi, disse che «il mercato dei videogiochi per mobile ha un potenziale particolarmente elevato ed è l’obiettivo a lungo termine di SEGA per accelerare la sua espansione in questo campo».
C’è da credere che la società continuerà comunque a sviluppare altri giochi basati sugli Angry Birds: nonostante abbia perso un po’ di quel lustro dei primi anni, la serie è ancora piuttosto amata, grazie anche ai film, ai programmi TV e al particolarissimo ristorante a tema a New York.
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