I risultati finanziari di Rovio del 2014 segnano il primo calo di fatturato e profitti dimezzati per lo sviluppatore famoso in tutto il mondo per la serie di videogiochi Angry Birds. In realtà il business dei videogiochi rimane in positivo con una crescita del 16% anno su anno. Anche la divisione Media che include i ricavi dalle pubblicità mobile è positiva con una crescita del 19%.
Il fatturato complessivo di Rovio però segna un calo del 9%, pari a 158,3 milioni di euro nel 2014 contro i 173,5 milioni di euro nel 2013, questo si traduce in una consistente diminuzione dei profitti. Nel 2012, al culmine del successo Angry Birds, i profitti erano stati di 76,8 milioni di euro, scesi poi a 36,5 milioni nel 2013, mentre quest’anno il totale dei profitti prima delle tasse sono scesi a 10 milioni di euro.
La divisione Rovio che più ha risentito della crisi è quella legata a prodotti e gadget su licenza, inclusi giocattoli, pupazzi, accessori marchiati Angry Birds. Questo è dovuto anche a un calo di interesse degli utenti per i giochi Angry Birds che risentono della concorrenza di altri franchise di successo, su tutti la serie Candy Crush. Rimane comunque fiducioso Pekka Rantala, Ceo di Rovio dallo scorso autunno, che punta sui nuovi giochi in arrivo quest’anno per rafforzare il proprio business e soprattutto sull’uscita prevista per la primavera del 2016 del primo film su Angry Birds che sarà distribuito nelle sale di tutto il mondo da Columbia Pictures e Sony.