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Angeli e demoni di Steve Jobs, in scena la mente del fondatore Apple

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 Il ritratto di un genio visionario, di un inventore, ma soprattutto di un uomo diviso tra l’oscurità e la luce di ogni desiderio e scelta di vita. Questo è “Angeli e demoni di Steve Jobs”, la piece teatrale di e con Paolo Rossini che andrà in scena al Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme in anteprima nazionale sabato 24 maggio.

Autore, interprete e regista dello spettacolo è Paolo Rossini,  attore, doppiatore e regista italiano e Mac user da sempre che Macitynet ha intervistato a pochi giorni dalla prima.

“Angeli e demoni di Steve Jobs” è un monologo che ripercorre la vita del cofondatore di Apple da un punto di vista originale, quello immaginario dello stesso Jobs proiettato nel mondo virtuale da lui stesso creato, in un’atmosfera misteriosa, quasi trascendente. Qual è il filo conduttore della riflessione dello Steve Jobs di “Angeli e demoni”?

“Angeli e demoni di Steve Jobs” non è uno spettacolo biografico e neanche un documentario, ma una proposta di riflessione sulla vita e sulle opere di un uomo, immaginando un viaggio oltre la morte: gli spettatori si troveranno di fronte a Steve Jobs che, anche dopo la sua morte si trova ad essere presente sulla Terra e cerca di capire come e perché anche grazie alla voce della “nuvola” che ha creato. La riflessione di Steve Jobs e il suo confronto con la voce della sua invenzione (interpretata dall’attrice Anna Mazza), la voce di Siri, ma anche quella di iCloud e quella che è presente in ogni suo prodotto e idea regalate nella sua vita agli uomini, è al centro dello spettacolo.

Quali sono gli Angeli e i demoni dello Steve Jobs che interpreta e che sarà sul palco sabato 24 maggio?

Lo Steve Jobs che andrà in scena è, allo stesso tempo, creatore e utilizzatore di strumenti che hanno cambiato, e continuano a cambiare la storia dell’umanità: prodotti belli, facili da utilizzare, che in molti casi ci rendono la vita più semplice, ma che hanno anche degli aspetti negativi che emergeranno durante lo spettacolo. I suoi Angeli e demoni, le sue luci e ombre sono nei suoi prodotti, ma anche nella sua vita privata: proprio come ciascuno di noi, Jobs vive gli aspetti positivi e quelli più misteriosi e difficili di ogni scelta fatta.

“Angeli e demoni di Steve Jobs” non è un racconto biografico, ma è un vero e proprio omaggio al personaggio storico di Steve Jobs. Come si è preparato per realizzare la sceneggiatura dell’opera?

Per raccontare Steve Jobs, i suoi angeli e i suoi demoni, ho cercato di andare oltre alla sua biografia, di scrivere una storia diversa, a partire dai fatti che per me erano più significativi. La biografia di Walter Isaacson mi ha dato una mano sulla struttura generale, per avere una visione orizzontale e poter mettere a fuoco quali argomenti scegliere. Lo spettacolo sarà una fotografia del personaggio, dell’uomo Steve Jobs. 

Gli spettatori che saranno all’anteprima di “Angeli e demoni di Steve Jobs” si devono, quindi, aspettare un’atmosfera onirica e non un’imitazione di Steve Jobs e un racconto degli episodi più noti della sua vita. 

Esatto. Anche dal punto di vista dell’interpretazione di Jobs, non ho lavorato su un’imitazione esteriore o fisica. Steve se n’è andato 3 anni fa? Chi vuole vedere come si muove va su Youtube e si trovano moltissimi video. E il suo carattere, certo non veniva fuori dalle molte apparizioni pubbliche che ha fatto. A teatro ho voluto che l’evocazione del personaggio unitamente alla sua storia diventassero gli ingredienti della messa in scena.

Perché Steve Jobs? Perché sperimentare un progetto nuovo, mettere in scena e analizzare la vita di un imprenditore della Silicon Valley? 

Steve Jobs è un personaggio quasi mitologico e sicuramente un uomo della storia, che ha segnato il Novecento. Per me lui e le sue invenzioni sono sempre state un riferimento: il mio primo incontro con Apple è avvenuto intorno al 1987-88 credo, quando mio padre portò a casa un Apple IIe per mia madre che voleva abbandonare la sua macchina da scrivere e da allora ho sempre utilizzato i suoi computer, e poi iPod, iPhone e iPad.  Oltre ad essere un imprenditore, Jobs è genio visionario che con la sua vita, con quello che ci ha lasciato, ha ancora molto da dire, anche attraverso l’arte.

Paolo Rossini è nato a Parma il 4 marzo 1977. E’ attore di teatro e cinema, regista, doppiatore a livello nazionale e internazionale e come autore ha realizzato spot, documentari, videoclip, progetti live-action per ragazzi.  Da sempre appassionato del mondo Apple, nel 2010 fonda iPhoneParodia, canale web di parodie comiche, apprezzato e seguito tuttora da migliaia di persone su internet.

Lo spettacolo “Angeli e demoni di Steve Jobs” si terrà sabato 24 maggio al Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme. Hanno lavorato al progetto insieme con Rossini, Anna Mazza (voce fuori campo) e Marco Caronna (supervisore artistico dell’opera). I biglietti per lo spettacolo si possono prenotare qui.

Angeli e demoni di Steve JObs

 

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