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Angela Ahrendts: «Apple Store volto umano dello shopping»

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Gli Apple Store sono il volto umano dello shopping. Un luogo di incontro, come le piazze, e un posto dove trovare amici che consigliano e aiutano. È così che Angela Ahrendts, Senior Vice President Retail e Online Stores di Apple, descrive gli store Apple che sono stati recenemente rinnovati secondo una nuova filosofia. L’occasione di discutere di questo argomento che interessa anche l’Italia vista la densità dei negozi nel nostro paese, è stato il Most Powerful Women Summit, un incontro nel corso del quale si mettono in evidenza l’ispirazione imprendoriale delle donne manager.

Ahrendts, riporta Macrumors, ha iniziato parlando del suo background e di come il CEO Tim Cook l’abbia assunta spiegando che inizialmente voleva convincere l’a.d. di Apple di non essere adatta al ruolo. La manager ha detto che la sua più importante mossa è stata quella di unire i negozi al dettaglio e quelli online, oltre a trasformare la presenza fisica dell’azienda in una parte ancora più importante della comunità nella quale opera.

“Più è grande l’azienda, più grandi sono i suoi obblighi” ha detto ancora parlando degli obblighi diversi dal profitto. Tra i suoi piani il mondo education, con i negozi al dettaglio in grado di funzionare in modo diverso dai tradizionali retail store.

Il design degli store di ultima generazione è il culmine della sua visione, ambienti che evidenziano il concetto di piazza, come arricchire la vita dei clienti e non solo luoghi addetti alla vendita. Le vendite al dettaglio hanno cercato di assumere persone in base alla loro empatia e valori quali la solidarietà affinché siano in grado di arricchire le vite e non presentarsi come semplici venditori. In questi ambienti Apple vuole ad esempio insegnare ai ragazzi cose che non possono imparare a scuola ed è per questo che nei negozi sono stati predisposti i corsi sulla programmazione in Swift per ragazzi, insegnanti e genitori.

Le lezioni in questione sono al momento disponibili in Union Square a San Francisco, ambiente nel quale si sperimentano le novità che si vedranno nei negozi di futura generazione. L’area denominata “Forum” è pensata come un luogo di incontro per mettere in contatto la comunità e gli artisti, i fotografi, i musicisti, i gamer, gli sviluppatori e gli imprenditori più talentuosi al mondo, per ispirare e istruire i nostri clienti su come portare a un nuovo livello le loro passioni. “Today at Apple” include programmi per ragazzi che si svolgeranno tutto l’anno, nuovi eventi mensili per gli insegnanti, sessioni per sviluppatori e aspiranti sviluppatori, Creative Sessions in collaborazione con esperti locali di arti creative, Game Night con gli editor dell’App Store e altro.

Altro elemento caratteristico degli store di nuova generazione, è stato fare in modo che gli spazi permettessero di rappresentare meglio ciò che è possibile fare con i prodotti. La Ahrendts ha detto di credere in ciò che Steve Jobs diceva era possibile fare, cioè “sposare la tecnologia con le arti umanistiche”. Da qui la nascita dell’area denominata “Avenue”, ispirata agli allestimenti delle vetrine lungo i viali alberati, che variano a seconda della stagione. Le pareti della Avenue sono “vetrine” a tema interattive, dove i prodotti e i servizi della Mela prendono vita, dalla musica alla creatività, dalle app alla fotografia ad altro ancora. I “Creative Pros”, esperti delle arti creative, mettono a disposizione consigli e competenze presso ogni allestimento. Nell’Avenue i clienti troveranno esposti prodotti per il mondo della fotografia, per realizzare filmati, programmare e così via.

Nel forum non è difficile incontrare artisti che mostrano le potenzialità di alcuni strumenti per disegnare  o presentare lezioni di chitarra ha spiegato Ahrendts; l’obiettivo è contribuire a promuovere, incentivare le esperienze personali, portare le persone all’infuori da quella che per molti è una “bolla digitale”.

La Ahrendts ha detto di considerare gli store il più grande prodotto di Apple. La percentuale di dipendenti che restano è elevata e secondo la manager arriva all’87%, notevolmente superiore alla media di altre aziende che lavorano nel settore retail, dove si arriva generalmente al 20%. Ha fatto sapere inoltre che entro la fine dell’anno, saranno 95 negozi gli store di nuova generazione.

La Ahrendts è a capo del settore retail di Apple dal 2014, anno nel quale lasciò il suo lavoro in qualità di CEO di Burberry per andare a lavorare per la Casa di Cupertino. All’inizio di questo mese, il titolo del suo ruolo lavorativo è stato cambiato e da Senior Vice President Retail e Online Stores è diventato semplicemente Senior Vice President of Retail, a sottolineare l’integrazione tra negozio online e negozio fisico. Sotto la sua guida i vari negozi non sono denominati con il suffisso “Store” ma con il nome della città o luogo dove questi si trovano.

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