Angela Ahrendts, l’attuale senior vice president Retail in Apple, entrerà a far parte del Consiglio di Amministrazione di Ralph Lauren, l’azienda statunitense che opera nel settore dell’abbigliamento. La Ahrendts non ha ancora accettato ma il brand specializzato nel fashion dovrebbe annunciare ufficialmente il suo ingresso nel corso dell’annuale incontro con gli azionisti programmato per il mese di agosto.
Dirigenti di alto livello, incluso Lauren stesso, – spiega Appleinsider – parlano della sua nomina come di qualcosa di un affare concluso, lasciando intendere che vi sarà pochissima o forse nessuna resistenza al suo ingresso nel Consiglio. La Ahrendts non lascerà la sua posizione a tempo pieno in Apple e la nomina serve più che altro al brand specializzato in moda per avere una consulente con incarichi specifici.
Come noto la Ahrendts non è nuova al mondo della moda: prima di arrivare in Apple nel 2014 è stata CEO di Burberry ed è stato proprio il suo background nella casa di moda di lusso britannica che ha spinto la multinazionale di Cupertino a fare di tutto per averla. Dopo l’annuncio di Apple Watch, la Ahrendts ha spinto fortemente i negozi della catena Apple Retail, introducendo non solo una evoluzione nel design dei punti vendita, ma ampliando la loro portata e ruolo all’interno della comunità degli utenti Apple, prevedendo formazione e intrattenimento per i visitatori (con programmi e sessioni in collaborazione con esperti in varie materie).
La revisione degli Apple Store è tuttora in corso. Apple vanta ora oltre 500 negozi ufficiali in tutto il mondo e in molti casi ha dovuto attendere o sta attendendo la disponibilità di locali più ampi in posizioni costose e di prestigio.
La Ahrendts è una delle donne più pagate degli Stati Uniti (il suo compenso annuo in Apple supera gli 80 milioni di dollari). Tim Cook ha fatto di tutto per averla in Apple, e aveva salutato il suo arrivo in modo entusiasta (“Un genio e un leader”) dopo la sfortunata esperienza con John Browett, che si dimise a ottobre del 2012, dopo solo sei (disastrosi, secondo qualcuno) mesi di gestione. Browett era stato il primo importante reclutamento a livello manageriale di Cook ma aveva fallito, dimostrandosi incapace di inserirsi nella cultura di Apple e di comprendere la filosofia intorno a cui è nata la catena retail di Apple.