Andy Rubin, co-fondatore a capo di Android, in un’intervista per PC Mag parla dell’imminente arrivo di Windows Phone 7. “Le schermate che ho visto sono interessanti” dice Rubin, “ma il mondo non ha bisogno di un’altra piattaforma”. E ancora: “Android è libero e aperto; solo ragioni politiche potrebbero favorire lo sviluppo di una nuova piattaforma”. Rubin prosegue evidenziando come la forza di Android è il suo essere aperto ciò che, a suo dire, manca in altre piattaforme (un tema caro a Rubin, il quale, tempo addietro paragonò la Apple alla Corea del Nord).
Da qualche tempo i dirigenti Microsoft e Android si tirano frecciate a vicenda: in diverse occasioni i dirigenti di Redmond hanno affermato che Android non è propriamente libero, al contrario di quanto affermano i loro creatori e per Microsoft il sistema di Google ha dei costi nascosti e usa persino brevetti dei quali non avrebbe i diritti (ricordiamo che recentemente la casa di Redmond ha denunciato Motorola per la violazione di alcuni brevetti).
Tornando ad Android, Rubin ha citato anche Android 3.0 (nome in codice “Gingerbread”, pan di zenzero) affermando che il ritmo di rilascio degli uopdate potrebbe ora rallentare un po’ per fornire la migliore esperienza possibile agli utenti. La terza major release del sistema operativo per dispositivi mobile di Google sarà ad ogni modo più “social” e non sorprenderebbe l’inclusione di un sistema simile al “Game Center” di Apple. Anche il browser web dovrebbe essere migliorato e fornire il supporto a nuove funzionalità dell’HTML5. Google, poi, pare stia lavorando alle video chat con l’integrazione di Google Talk Video. Per quanto riguarda la tecnologia Flash di Adobe, Rubin afferma di volerla, anche se è consapevole che sono necessarie ottimizzazioni di mesi se non anni per ottenere la piena compatibilità.
[A cura di Mauro Notarianni]