Corellium, la startup specializzata in sicurezza che è stata citata in giudizio da Apple per presunta violazione del copyright, ha rivelato l’esistenza di “Project Sandcastle“, un prodotto in beta che sfrutta il jailbreak checkra1n per consentire l’esecuzione di Android su vecchi modelli di iPhone.
Del progetto parla Forbes spiegando che Corellium ha ambiziosi obiettivi. “Apple limita gli utenti iPhone a operare all’interno di una sandbox (un ambiente slegato dal resto dell’hardware, ndr), ma gli utenti sono i proprietari dell’hardware e dovrebbero poter usare quest’iltimo per fare ciò che vogliono”, riferisce Amanda Gorton, CEO di Corellium. “Dove le sandbox impongono limiti e confini sull’hardware di cui l’utente è proprietario, i sandcastle offrono l’opportunità di creare qualcosa di nuovo e meraviglioso dagli sconfinati confini della vostra immaginazione”.
Il software in questione potrebbe complicare la già intricata battaglia giudiziaria con la Mela. “Per anni Apple ha cercato di bloccare iPhone e iPad con il pretesto della sicurezza mentre, in realtà, ha cercato di escludere la concorrenza”, afferma David Hecht, partner dello studio Pierce Bainbridge e consulente legale di Corellium.
“L’egemonia di Apple permette loro di decidere tutto, dalle app che è possibile eseguire fino alle commissioni applicate agli sviluppatori. La soluzione di Corellium per eseguire Android su iPhone, offrirà finalmente ai clienti una valida alternativa all’App Store di Apple e a iOS”.
La possibilità di sfruttare Android su iPhone non è una idea del tutto nuova: già dieci anni addietro era stata dimostrata questa possibilità ma ora David Wang e i colleghi di Corellium vogliono portare tutto su un livello molto più elevato.
L’hack che consente di eseguire Android è limitato a pochi dispositivi: iPhone 7, iPhone 7 Plus e iPod Touch ma Chris Wade, cofondatore di Corellium, riferisce che il supporto per altri modelli è in arrivo. Non dovrebbe funzionare con dispositivi precedenti ad iPhone 5s o più nuovi di iPhone X perché l’hack in questione, come accennato, si appoggia al jailbreak noto come checkra1n che a sua volta non funziona su dispositivi recenti come gli iPhone 11.
Se e quando sarà ad ogni modo sarà disponibile un nuovo jailbreak, sarà potenzialmente possibile avere Android anche sugli iPhone più recenti. La vulnerabilità sfruttata da checkra1n non può essere facilmente risolta da Apple e quindi l’hack dovrebbe funzionare in modo permanente sui vari dispositivi.
Chi vuole provare la beta deve seguire le istruzioni indicate su ProjectSandcastle.org, sito che è stato attivato da pochi giorni. Corellium riferisce di stare costantemente lavorando su aggiornamenti per Android su iPhone e che al momento ci sono numerose limitazioni, inclusa l’impossibilità di usare la fotocamera o di installare app da Google Play. L’unica app di rilievo che è al momento possibile usare è Signal, il servizio di messaggistica cifrata multipiattaforma.
È ad ogni modo possibile creare un “effimero” telefono all’interno di iPhone, un dispositivo virtuale che scompare al riavvio del device e ritorna iOS, permettendo di avviare Signal, effettuare chat e chiamate vocali crittografate, facendo scomparire qualsiasi traccia del dispositivo virtuale sfruttato fino a pochi minuti prima.