L’era del notch è stata inaugurata da Essential Phone e in misura decisamente più ampia da iPhone X, imitato da diversi costruttori Android, ora però diventa ufficiale con il rilascio di Android P. Infatti la nuova versione del sistema operativo Android supporta di serie il “display cutout”, vale a dire il ritaglio nello schermo, così come Google chiama il lunotto sensori reso celebre dal terminale top di Cupertino.
Come abbiamo visto anche al Mobile World Congress di Barcellona, diversi costruttori Android hanno adottato il notch per concentrare sensori, speaker e fotocamera in un lunotto in alto nello schermo, una soluzione chiaramente ispirata al caratteristico design Apple, senza ovviamente implementare le stesse sofisticate componenti che rendono possibile il riconoscimento del volto Face ID. Ricordiamo che il supporto per il notch in arrivo in Android era già stato anticipato a febbraio.
Nella versione per sviluppatori di Android P che Google ha rilasciato è possibile indicare al sistema operativo il formato del notch presente sul terminale, scegliendo tra un lunotto stretto, alto oppure largo, in questo modo si evita di sovrapporre dati e informazioni visualizzati con l’intaglio nel display.
Naturalmente Android P non offre solo il supporto per il notch, ma arriva con diverse novità, anche se Google si è limitata a indicarne solo una parte: ne potremo sapere di più durante la conferenza Google I/O, dove verrà annunciato anche il nome del dolce che contraddistinguerà la prossima versione Android. Oltre al supporto per immagini e brevi video HEIC che occupano metà dello spazio in memoria rispetto ai JPEG, come già fatto da Apple in iOS 11, Android P migliora visibilità e funzionamento delle notifiche, evidenziando meglio il mittente e anche come l’utente può rispondere ai messaggi ricevuti.
Grazie alle multi-camera API gli sviluppatori possono accedere al flusso di immagini e video provenienti da più fotocamere in contemporanea, una funzione richiesta a gran voce considerato il numero crescente di dispositivi dotati di doppia fotocamera posteriore o anche anteriore. Nuove anche le API per la localizzazione in interni, supporto per video HDR, nuove funzioni per le reti neurali, miglioramenti per le funzioni di autocompletamento, per la sicurezza delle app, la privacy degli utenti e altro ancora. Per il momento la versione Android P per sviluppatori è disponibile per il download per Pixel, Pixel XL, Pixel 2 e Pixel 2 XL.