Google ha iniziato a rilasciare la sua nuova funzione di auto-archiviazione per i dispositivi Android, progettata per liberare spazio di archiviazione senza disinstallare completamente le applicazioni dai dispositivi degli utenti. Sì, si tratta di una funzione molto simile a quella che Apple propone da tempo sui propri dispositivi mobili.
Presentata in anteprima lo scorso maggio, Google afferma che la funzione di archiviazione può ridurre automaticamente la quantità di spazio di archiviazione occupato di quasi il 60%, archiviando le app poco utilizzate, ma senza eliminarle completamente e senza cancellare i dati associati dal dispositivo dell’utente.
Le applicazioni archiviate possono essere distinte da un’icona a forma di nuvola che viene sovrapposta all’icona dell’app. Toccando una app archiviata il sistema la riscaricherà e ripristinerà completamente, a condizione che l’app sia ancora disponibile su Google Play Store.
La funzione dovrebbe essere utile per coloro che utilizzano dispositivi Android che non dispongono di archiviazione espandibile o per utenti che sono restii ad eliminare completamente le app per liberare spazio. Da notare che non tutte le applicazioni saranno idonee per auto-archiviazione.
Google precisa che la funzione è disponibile solo per le app pubblicate utilizzando il formato App Bundle di Android e che le app con supporto all’archiviazione non compariranno frequentemente tra i suggerimenti di disinstallazione sul dispositivo.
Affinché il meccanismo funzioni gli utenti Android dovranno optare per l’utilizzo della funzione di auto-archiviazione, che apparirà tramite una finestra pop-up quando si tenta di installare una nuova app su un dispositivo che ha esaurito lo spazio di archiviazione. Una volta abilitata, la funzione archivierà tutte le app non utilizzate dal dispositivo.
Lo strumento di auto-archiviazione di Android arriva diversi anni dopo che Apple ha rilasciato su iOS 11 una funzione identica che “elimina” applicazioni poco utilizzate su iPhone mantenendone i dati, consentendo agli utenti di riprendere da dove avevano lasciato dopo il ripristino dell’app.
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