Perchè i dispositivi Android non vengono aggiornati rapidamente con le nuove versioni del sistema operativo? La spiegazione arriva da HTC che ha pubblicato un’interessante infografica in cui si chiarisce il tortuoso percorso che non è ha due soli poli, come nel caso di Apple (il laboratorio di sviluppo e il dispositivo del cliente), ma una serie di passaggi e di variabili.
Il procedimento può richiedere fino a dodici tappe nel caso degli smartphone venduti dai carrier; si parte dal rilascio da parte di Google del Platform Development Kit, con successivo rilascio del codice open source di Android per i produttori di chip e per i produttori dei cellulari, che dovranno decidere se supportare il nuovo aggiornamento. Il produttore dovrà poi iniziare a valutare con i carrier le necessarie modifiche da includere nei dispositivi venduti attraverso i loro canali, per poi ottenere le necessarie certificazioni ed approvazione da parte dell’organismo regolatore delle telecomunicazioni, da parte degli eventuali operatori stessi e da parte della stessa Google. Google è l’ultimo anello della catena: se la grande G nega l’assenso, l’aggiornamento può non arrivare mai a destinazione.
Nel frattempo però molte altre cose possono andar storte: il produttore di chip può decidere di non supportare l’update, oppure è lo stesso produttore che può decidere per svariate ragioni di non proseguire più lo sviluppo e l’aggiornamento del dispositivo, sia per ragioni tecniche che per ragioni commerciali o strategiche.
Complessità ed ostacoli del percorso di aggiornamento di un dispositivo iPhone Android meglio di ogni parola, sono descritti dall’infografica qui sotto.