L’elenco delle vulnerabilità e dei problemi di sicurezza Android è lungo ma la scoperta di una mega falla nel kernel Linux ha colpito nel vivo diversi utenti Android che, in diversi casi, valutano il passaggio alle piattaforme concorrenti, tra cui Windows Phone e iOS. La falla nel kernel Linux esiste fin dal 2012 ma è stata individuata solo nelle scorse ore dagli esperti di sicurezza Perception Point: oltre a colpire decine di milioni di server e computer Linux, sono interessati quasi 2 dispositivi Android su 3, con una percentuale indicata del 66%.
Non sono ancora stati rilevati attacchi e software che prendono di mira questa vulnerabilità ma con la pubblicazione della scoperta questo potrebbe avvenire anche in tempi rapidi. Su Android è possibile ottenere accesso root di amministratore del dispositivo, incluso il controllo della fotocamera, del microfono, l’accesso ai dati personali, alla posizione GPS e altro ancora.
Ma, mentre per PC e server la patch può essere rilasciata in tempi brevi, questo difficilmente avverrà per un consistente numero di dispositivi e utenti Android. Questo perché ogni aggiornamento approntato da Google per Android deve essere approvato e testato da ogni singolo costruttore, e per ogni dispositivo, per poi essere approvato e distribuito dagli operatori di telefonia e di accesso a Internet.
Il problema degli aggiornamenti Android in generale, e in particolare per quelli di sicurezza, è aggravato dalla notevole frammentazione dell’universo del robottino verde: milioni di dispositivi diversi tra loro in commercio e nelle mani degli utenti che funzionano con versioni diverse e varianti ad hoc del sistema operativo. La situazione è resa bene da una frase di Nicholas Weaver, riportata da AppleInisder “Immagina che le patch di Windows debbano passare attraverso Dell e dal tuo Internet Service Provider prima che arrivino a te? E che nessuno dei due sia interessato? Questo è Android”.
Per tutte queste ragioni le notizie che riportano della scoperta della falla nel kernel Linux, e delle concreta minaccia per Android, sono commentati da numerosi post di utenti del robottino verde che esprimono la propria delusione ed ora anche la frustrazione. Questo vale soprattutto per chi usa lo smartphone o il tablet per lavoro, nella cui memoria sono contenuti dati personali e fiscali, numeri di carte di credito e così via.
Non è certo la prima volta che emergono problemi di sicurezza nel mondo Android, ma dibattiti di questo genere si infiammano ulteriormente quando emergono vulnerabilità e falle gravi come questa, che difficilmente verranno risolte su un grande numero di dispositivi. Con l’andare del tempo e il ripetersi di questi “incidenti” è normale che più di un utente cominci a porsi delle domande: conviene risparmiare sul prezzo di acquisto di tablet e smartphone per poi affrontare rischi, anche economici, potenzialmente disastrosi? Secondo un numero crescente di utenti Android la risposta sembra decisamente negativa, ecco perché molti non solo valutano il passaggio a Windows Phone e iOS ma lo effettuano realmente.