Android cresce, ma il malware che colpisce a piattaforma cresce anche di più. Almeo questo è quanto scrive in un recentissimo rapporto Total Defence.
Nello studio “2011 Internet Security Threat Intelligence Report” si calcola che nel 2011 i programmi malevoli per il sistema operativo mobile di Google sono cresciuti di 25 volte rispetto al 2010. Fra i più conosciuti si citano Dogowar, creato da un team di attivisti per protestare contro i maltrattamenti di animali; Fakeneflic.A, che tenta di rubare le credenziali di accesso degli utenti, WalkSteal, creato per combattere la pirateria, o Golddream, malware che si prefigge di rubare il registro chiamate e intercettare gli SMS inviati.
Secondo Paul Lipman di Total Defence la crescita di malware su Android riapre il dibattito del vantaggio del software open su quello chiuso: nel primo caso, oltre agli utenti, sono anche i criminali informatici a vedere un’ulteriore opportunità di diffusione, potendo sviluppare e distribuire il software senza problemi e senza barriere di sorta. Lipman suggerisce quindi a tutte le aziende di prepararsi per i prossimi anni a contrastare il fenomeno prendendo adeguati provvedimenti per evitare il proliferare dei programmi malevoli sulle piattaforme di prossima generazione, tutelando così gli utenti da problematiche più o meno gravi a seconda della situazione.