Google rilascia Android 11 beta pubblica senza eventi dedicati e clamore, un profilo volutamente basso in rispetto delle forti proteste in corso negli USA per l’uccisione di George Floyd da parte di un agente della polizia. Ricordiamo che negli scorsi giorni e per la stessa ragione il colosso di Mountain View ha posticipato annuncio e rilascio, in precedenza programmati per il 3 giugno.
Ma anche se negli Stati Uniti non è certo tempo per celebrare e festeggiare, la tabella di marcia del sistema operativo del robottino verde deve in qualche modo procedere. Il nuovo Android 11 beta pubblica concentra novità e miglioramenti su tre aree principali: Persone, Controllo e Privacy.
Persone
Innanzitutto come le persone comunicano, quindi con novità per le conversazioni che ottengono una sezione dedicata, nella quale gli utenti possono vedere tutti i messaggi in un solo posto. Con la funzione Bubbles, letteralmente bolle, sarà più facile accedere alle chat mentre l’utente sta facendo qualcosa d’altro. I programmatori potranno usare le Bubbles API per sfruttare questa funzione nelle proprie app. Miglioramenti anche per la tastiera smart Gboard: quando si digita si ottengono suggerimenti automatici per emoji e testo, grazie ad algoritmi sicuri che funzionano direttamente sul dispositivo, senza che Google possa vedere cosa l’utente sta digitando.
Controllo
In questa categoria sono incluse tutte le novità e le funzioni per la gestione dei dispositivi connessi e smart home. Premendo a lungo il pulsante di accensione appare un centro di controllo che mostra e permette di gestire altoparlanti, cuffie, televisori, luci, lampadine, ma anche la temperatura di casa, aprire cancelli e porte, il tutto in una sola schermata, senza dover cercare e aprire diverse app dedicate. Nella stessa schermata il sistema mostra cose e funzioni di cui l’utente può avere immediatamente bisogno, come metodi di pagamento e carta di imbarco. Google pensa a questa sezione Controllo come una tasca per il portafoglio digitale dell’utente.
Privacy
Finalmente Google mette a disposizione degli utenti un controllo più preciso e granulare per le app che richiedono accesso a posizione, microfono, fotocamera e altri dati e funzioni sensibili. Finora infatti era possibile scegliere solamente tra garantire l’accesso sempre oppure solo quando l’app è in uso.
Invece con Android 11 Beta arrivano i permessi per un solo utilizzo, utili anche per le app che vengono usate solo pochissime volte. Con la nuova autorizzazione una tantum l’utente può concedere l’accesso a microfono, fotocamera o posizione una sola volta. All’avvio successivo la stessa app sarà obbligata a richiedere nuovamente l’autorizzazione all’utente. Per le app che non vengono usate per tanto tempo, il sistema ripristina in automatico le autorizzazioni associate, in alternativa l’utente può sempre scegliere che vengano richieste di nuovo le autorizzazioni necessarie.
Altre funzioni e disponibilità
Google precisa che Android 11 beta pubblica include diverse altre nuove funzioni, come la registrazione video di tutto ciò che avviene sullo schermo, potenziamento per accesso e controllo vocali, miglioramenti nelle prestazioni, menu condivisioni migliorato e altro ancora. Al momento è possibile installare Android 11 beta pubblica sui terminali Google Pixel 2 o superiori: nelle prossime settimane verranno rilasciate anche le versioni per altri dispositivi Android.
Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Google sono disponibili da questa pagina, invece in questa sezione del nostro sito trovate tutti gli articoli dedicati all’universo Android. Per chi invece è interessato agli iPhone trovate tutto quello che c’è da sapere su iPhone 11, iPhone 11 Pro e 11 Pro Max ai rispettivi collegamenti, mentre per tutti gli articoli che parlano di iPhone rimandiamo a questa sezione di maciytnet.