Anche Stellantis starebbe vagliando l’ipotesi di adottare lo standard di ricarica di Tesla. Secondo quanto riporta Reuters ci sarebbero buone probabilità che la multinazionale opti appunto per il North American Charging Standard (NACS) per la ricarica dei suoi veicoli quantomeno in USA, ma non si esclude che successivamente possa essere esteso anche nel resto del mondo.
Al momento l’azienda (che controlla Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Abarth, Peugeot, Citroen, DS, Opel, Vauxhall, Jeep, Chrysler, Dodge e Ram) si affida al Free2Move, un marchio che è già ben consolidato soprattutto in Europa; in precedenza era prevista l’espansione di questo standard anche negli Stati Uniti, ma da quando Ford (prima) e General Motors (poi) hanno annunciato di adottare il NACS, i piani sono cambiati.
Adottare lo standard di ricarica nordamericano, che in precedenza era noto come connettore di ricarica Tesla (essendo appunto uno standard per la ricarica dei veicoli elettrici sviluppato dall’azienda di Elon Musk), avrebbe senso visto che Stellantis è attualmente l’unica delle “Big Three” a non supportarlo.
Perché è importante
Restarne fuori sarebbe quindi quantomeno svantaggioso per il suo mercato negli USA, dove GM (che controlla Baojun, Buick, Cadillac, Chevrolet, FAW, GMC, Daewoo, Holden, Isuzu, Jiefang, Opel, Vauxhall, e Wuling) e Ford intendono adottare lo standard di Tesla per la ricarica dei loro futuri veicoli elettrici.
Tanto più che il NACS è utilizzato su tutti i veicoli Tesla del mercato nordamericano dal 2012 ed è stato aperto per l’uso ad altri produttori nel 2022, tanto che perfino fornitori di caricabatterie come ABB E-mobility e EverCharge avrebbero annunciato di averlo scelto per i loro prodotti.
Non solo, da questo punto di vista Tesla si starebbe dando parecchio da fare: dopo alcuni testi iniziali tramite cui ha permesso ai veicoli di altri marchi di usare le stazioni di ricarica Supercharger in Europa, Tesla avrebbe iniziato a provare il Magic Dock (in alcune sedi Supercharger nordamericane a partire da marzo 2023), un connettore che può usare sia standard NACS che il CCS1, consentendo così a quasi tutti i veicoli elettrici di ricaricare le loro batterie.
Così Stellantis, che ha promesso di diventare un’azienda carbon zero entro il 2038, ha annunciato il suo nuovo obiettivo, quello di «fornire al cliente la migliore esperienza di ricarica possibile», che passa appunto per l’adozione dello standard di ricarica Tesla per i suoi veicoli in circolazione negli Stati Uniti.
A proposito di Tesla, giusto poco fa abbiamo parlato del viaggio coast-to-coast, da Los Angeles a NY, con zero intervento umano che l’azienda sarebbe in procinto di presentare.