Tutti i social hanno bloccato il presidente USA Donald Trump ed ora è la volta anche di Snapchat. «Nell’interesse della sicurezza pubblica e in base ai suoi tentativi di diffondere disinformazione, discorsi d’odio e incitazioni alla violenza, che sono chiare violazioni della nostre linee guida, abbiamo preso la decisione di mettere fine permanentemente al suo account». Lo ha spiegato un portavoce di Snapchat ai microfoni di USA Today in merito al ban permanente dell’account che Donald Trump aveva sulla piattaforma. Anche per il social dei messaggi effimeri la goccia che ha fatto traboccare il vaso sono stati i suoi incitamenti all’insurrezione che hanno portato all’attacco al Campidoglio del 6 gennaio.
Il presidente americano uscente vede così chiudersi un’altra finestra online che si affaccia sulla popolazione. Nei giorni scorsi infatti anche Twitter ha sospeso a tempo indeterminato gli account social di Trump per le stesse ragioni mentre YouTube, che lo ha bloccato per una settimana, sta valutando se prorogare la sospensione. Facebook e Instagram, sulla stessa scia, devono invece decidere se ripristinargli gli account al termine del mandato. A tal proposito ricordiamo anche la recente chiusura dei server su Amazon collegati al social network Parler, utilizzato da alcune frange estremiste che supportano Trump, corroborata dalla rimozione della relativa app sugli App Store di Apple e Google.
Trump vede così ridursi notevolmente le sue possibilità di comunicazione via Internet, che per altro è stata una delle sue armi più potenti durante la campagna elettorale che lo ha portato alla presidenza degli Stati Uniti. Il rischio di una seconda rivolta però è alto: il 20 gennaio ci sarà la cerimonia di insediamento del nuovo presidente Joe Biden e secondo l’FBI i sostenitori di Trump si stanno già organizzando per replicare l’attacco del 6 gennaio.
Per ragioni simili l’account Snapchat del presidente uscente era già stato notevolmente “silenziato” a giugno, quando la società smise di promuoverlo sulla piattaforma Discover, rendendolo da quel momento visibile soltanto agli utenti che seguivano il suo profilo o che lo ricercavano manualmente.
La settimana scorsa è invece scattata la sospensione, ma c’era la possibilità che l’account potesse essere riattivato successivamente: un’opportunità che come dicevamo è sfumata poche ore fa, quando la società ha ufficializzato la chiusura definitiva come «scelta migliore per la nostra comunità». Nonostante Trump abbia condannato la violenza della rivolta al Campidoglio affermando che «Nessun mio vero sostenitore appoggerebbe la violenza politica», al momento è finito sotto impeachement per la seconda volta rischiando così di veder sfumare ogni possibilità di ottenere una carica pubblica in futuro.
Ricordiamo che Snapchat è stata tra le primissime app social a supportare lo scanner LiDAR degli iPhone 12 Pro. Tutti gli articoli di macitynet dedicati a iPhone sono disponibili nella sezione dedicata del nostro sito, invece per tutte le novità e le notizie sull’universo Android si parte da qui.