Pur di conquistare quote di mercato nella terra del Sol Levante, Samsung ha deciso di vendere in Giappone Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge senza logo; la mossa, comunque, non sta portando ai risultati sperati e la ricerca della società BCN, portata alla luce da businesskorea, ne è conferma. Entrambi i modelli continuano a vendere davvero poco in Giappone, anche se la variante Edge risulta quella preferita dagli utenti.
Mentre nella prima settimana di vendita Galaxy S6 Edge era riuscito ad aggiudicarsi la decima posizione nelle classifiche di vendita settimanali, nel periodo compreso tra il 27 aprile il 3 maggio scorso è sceso di ben 16 posizioni, aggiudicandosi solo la ventiseiesima piazza. Va ancora peggio al modello flat senza bordi curvi: Galaxy S6, solo diciassettesimo nella prima settimana di lancio, è sceso al trentesimo posto durante il periodo compreso tra 27 aprile e 3 maggio. E’ chiaro, comunque, che si tratta di un fenomeno limitato al Giappone, dato che Galaxy S6 è tra i primi cinque posti della classifica di vendite smartphone nel Regno Unito. In Germania, addirittura, i due modelli competono per il terzo posto, almeno stando alle classifica di vendita Amazon. Inoltre, per comprendere comunque il successo dei due nuovi terminali Samsung è sufficiente effettuare un paragone con il modello precedente: Galaxy S6 vende più di quattro volte rispetto ad S5, almeno sul mercato cinese.
I motivi di questa débâcle, almeno secondo gli esperti, è da ricercare nella cosiddetta sindrome di MacArthur, che può riassumersi nell’assunto secondo il quale l’Occidente si crede essere superiore all’est. In ogni caso è nota l’ostilità storica del popolo giapponese verso tutto quanto arriva dalla corea, e Samsung è quasi un sinonimo di prodotto coreano. Insomma, la mossa di rimuovere il logo dai propri terminali, oltre al “rebrand” sulla pagina ufficiale Facebook in Giappone, dove appare soltanto la scritta ‘Galaxy mobile Japan’, senza alcun riferimento a ‘Samsung’, non hanno funzionato come sperato.