La moda del momento sembra essere l’iWatch, il fantomatico orologio “intelligente” da polso al quale – si dice – stiano da qualche tempo lavorando Apple, Samsung, LG, Google e ora anche Microsoft. Il Wall Street Journal riferisce che la società di Redmond sta esplorando le potenzialità di questi prodotti e avrebbe richiesto ad alcuni fornitori display da 1.5”.
Non è ad ogni modo la prima volta che Microsoft si occupa di orologi smart: nel 2004 la società ha infatti lanciato in partnership con partner quali Fossil e Suunto (in seguito anche Tissot e Swatch), SPOT (Smart Personal Objects Technology) una piattaforma pensata per piccoli “oggetti” digitali, come penne, orologi, news ticker o cercapersone, in grado di ricevere informazioni attraverso le onde radio. I prodotti che sfruttavano questa tecnologia non sono stati più distribuiti dal 2008 e i servizi che erano nati per supportare la piattaforma sono stati dismessi a fine dicembre del 2011.
A proposito di orologi smart, in questi giorni Pebble, (la società che produce un orologio con schermo e-ink che comunica con iPhone via Bluetooth) ha reso disponibile un kit di sviluppo software sfruttabile dai programmatori iOS. Al momento l’SDK permette di creare schermate di diverso aspetto ma non applicazioni (sul sito degli sviluppatori si afferma che sarà presto possibile creare anche app).
[A cura di Mauro Notarianni]