Il lettore di impronte digitali del Galaxy S5 l’avete già visto sull’iPhone 5s, il lettore del battito cardiaco su tutti i telefoni mediamente moderni con una macchina fotografica digitale. Che non serva scucire qualche centinaio di euro per avere questa funzione, molto enfatizzata nel corso della presentazione di ieri, è abbastanza noto a tutti coloro che frequentano gli store on line di Apple, dove sono disponibili decine di applicazioni, moltissime gratuite che fanno la stessa cosa, ma oggi questa “non novità” è stata sottolineata da 9tomac5.
Il sistema sfruttato da Samsung è noto: si poggia il dito sulla fotocamera, il LED usato come Flash si accende e manda in trasparenza la luce sul dito, e la fotocamera misura la variazione del flusso del sangue. Questo è quel che fanno le principali applicazioni del genere su App Store dove troviamo Heart Rate Monitor di PlusSports, la ben nota Heart Rate Monitor di Runtastic, Cardiio, Instant Hear rate e così via.
L’aspetto più ironico è che una buona parte di queste app sono anche disponibili su Google Play, quindi praticamente un gran numero di cellulari Android, alcuni dei quali molto più vecchi del Galaxy S5 (come il galaxy S3 ad esempio) e altri venduti a prezzi anche di un terzo rispetto al moderno cellulare Samsung, fanno quel che fa l’ultimo arrivato di Samsung.
Ovviamente la misurazione effettuata da queste applicazioni non può essere considerata a tutti gli effetti una misurazione di carattere medico. Del resto, nemmeno il sensore implementato da Samsung può essere visto come un completo sostituto della misurazione effettuata tramite strumentazioni mediche di tipo tradizionale.