In varie parti del mondo sono attivi sistemi di allarme pubblico utilizzati per avvisare di inondazioni, incendi, o altre calamità, di rapimenti di minori, di potenziali attacchi nucleari, e altro ancora.
L’UE ha imposto un sistema pubblico di avviso ai cittadini e in Italia è in sperimentazione IT-alert, un sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o eventi catastrofici imminenti o in corso.
La Protezione Civile spiega che il messaggio IT-alert, che viene ricevuto da chiunque si trovi nella zona interessata dall’emergenza o dall’evento calamitoso, contiene informazioni circa lo scenario di rischio e le relative misure di autoprotezione da adottare rapidamente.
Il servizio IT-alert è conforme allo standard internazionale “Common Alerting Protocol” (CAP) per garantire la completa interoperabilità con altri sistemi, nazionali e internazionali, di divulgazione di allerte e allarmi di emergenza e avvisi pubblici.
L’obiettivo è coprire “l’ultimo miglio” dell’informazione in ambito di protezione civile e quindi raggiungere i cittadini potenzialmente interessati da una situazione di emergenza, favorindo l’adozione di comportamenti necessari a minimizzare l’esposizione individuale e collettiva al pericolo.
IT-alert è operativo da diversi mesi in via sperimentale. È stata realizzata l’infrastruttura che consente la connessione tra le CBE-cell broadcast entity (con due nodi, uno presso il Dipartimento della protezione civile, e l’altro, provvisorio, a Savona, presso la Fondazione Cima) e i CBC-cell broadcast centre degli operatori di telefonia. Questo ha permesso l’esecuzione di test che riguardano l’implementazione tecnologica, l’invio e la ricezione dei messaggi in vari formati, sia l’analisi dei feedback riguardo alla reazione alla ricezione, alla comprensione del testo e alla massimizzazione dell’efficacia comunicativa.
Il sistema IT-alert è stato testato per la prima volta in un contesto operativo nel corso dell’Esercitazione “Vulcano 2022”, che si è svolta sull’isola di Vulcano dal 7 al 9 Aprile 2022. Durante l’esercitazione sono stati inviati ai dispositivi cellulari e smartphone presenti sull’isola due messaggi: il primo con informazioni sull’evento eruttivo imminente simulato e sulle norme di comportamento da seguire (raggiungere le aree di emergenza previste dal piano di protezione civile); un secondo che avvisava i cittadini della fine delle attività esercitative.
La Protezione Civile spiega che la sperimentazione ha riguardato lo sviluppo di test specifici che hanno coinvolto tutti i produttori di smartphone. Anche se tutti i telefoni cellulari nascono con la medesima capacità di ricevere i messaggi di tipo broadcast, sono state effettuate piccole modifiche ai software per personalizzare l’esperienza utente in base alle esigenze di comunicazione in emergenza.
Nei prossimi mesi saranno completati i test e IT-alert rimane al momento in uno stato sperimentale.
Per quanto riguarda l’iPhone, con le versioni più recenti di iOS è possibile attivare o disattivare la funzione Allarmi governativi (attiva per default) andando su Impostazioni > Notitifiche, scorrendo fino in fondo alla schermata e da qui, nella sezione “Allarmi governativi”, attiva o disattiva il tipo di avviso desiderato.
Quando su riceve un allarme governativo, su iPhone viene riprodotto un suono speciale simile a un segnale di allerta.
Tra gli esempi di messaggi che sarà possibile ricevere: alert riguardanti eventi meteorologici importanti, temporali in atto, maremoti indotti dai terremoti, eruzioni vulcaniche e altre situazioni di emergenza nelle quali la comunicazine può contribuire a salvare vite e ridurre le situazioni di pericolo.