“Il nuovo iPhone è in produzione e integrerà uno schermo più sottile” è questo in sintesi quanto riporta oggi il Wall Street Journal, la testata statunitense più vicina alle cose della Mela, confermando così in via semi-ufficiale quanto circola da mesi in Rete. Così non solo l’iPhone di sesta generazione è già sulle catene di montaggio asiatiche ma sfrutterà anche la nuova tecnologia in-cell che permette di integrare i sensori touch direttamente nello strato dei filtri colore del display. Fino a oggi la stragrande maggioranza degli schermi è realizzata con tecnologia on-cell, con sensori touch disposti su di uno strato diverso che viene poi abbinato al display. Ricordiamo che l’impiego della soluzione in-cell da parte di Apple per il prossimo iPhone è stato anticipato da voci dall’Oriente fin dal mese di aprile.
Secondo il Wall Street Journal la produzione dei nuovi display è affidata a Sharp, Japan Display (conglomerato giapponese costituito da Sony, Hitachi e Toshiba) e anche LG mentre dalle forniture di schermi per iPhone 5 sembra sia esclusa Wintek, storico partner di Apple e attuale fornitore di schermi Retina per iPhone 4 e 4S, ma in ritardo sugli impianti di produzione per la soluzione in-cell.
La tecnologia in-cell non offre miglioramenti solo per la riduzione dello spessore degli schermi: eliminando uno strato del display si hanno benefici nella qualità di visualizzazione, inoltre l’intero design dello smarpthone risulterà molto probabilmente più sottile rispetto all’attuale. Questo risultato sarà ottenuto dalla combinazione del nuovo tipo di schermo oltre che dal nuovo chassis in metallo. Secondo gli esperti di schermi con la soluzione in-cell Apple è anche in grado di ridurre i costi di acquisto delle componenti infine di semplificare la produzione dello smartphone.