Baidu, il principale motore di ricerca in lingua cinese, pensa alla sua auto elettrica e avrebbe deciso di produrla in collaborazione con Geely, produttore di automobili con sede a Hangzhou, nel Zhejiang, e che vanta 12 impianti produttivi e più di 50.000 dipendenti ed è tra i principali produttori privati di auto in Cina insieme a BYD Auto, Chery e Great Wall.
A riferire dell’ingresso di Baidu nel mondo delle vetture elettriche è Reuters, evidenziando che un ulteriore ingresso dei cinesi nel settore dopo il gigante del commercio elettronico Alibaba e dell’impresa di trasporti Didi Chuxing (rivale di Uber e partner di Apple).
La creazione di vetture elettriche è un ulteriore passo delle attività di Baidu verso il settore automotive; l’azienda cinese ha già investito nella guida autonoma con un suo progetto di piattaforma open source; ad agosto del 2020 è stata presentata a la sua Apollo Computing Unit, definita come il primo computer davvero dedicato all’impiego nella guida autonoma. La piattaforma in questione è in grado di gestire la mole di dati in arrivo da 12 radar ultrasonici, otto UPA (2,5m) e quattro APA (5m), più quattro camere fisheye con campo visuale a 190°, una camera monoculare anteriore con FOV 120°e una posteriore con lo stesso campo visuale, tenendo conto di dati di GPS, angolo di sterzo, velocità della ruota, e cosi via.
Secondo Reuters, Baidu ha probabilmente intenzione di formare una joint venture con Geely, occupandosi dello sviluppo software, mentre Geely si occuperà dell’hardware. In particolare le due aziende sono in trattativa per sfruttare la piattaforma scalabile di Geely destinata ai veicoli elettrici.
Geely vanta già partnership con Daimler (Mercedes-Benz), e la Cina in generale sta puntando sempre più all’elettrico. A novembre dello scorso anno si è parlato dell’alleanza tra Changan Auto, azienda produttrice di automobili con sede a Chongqing, Huawei e Catl, il più grande produttore cinese di batterie per veicoli elettrici: le tre aziende hanno intenzione di lanciare un nuovo marchio auto centrato sulla smart mobility. Il Governo cinese sta spingendo i produttori nazionali con politiche strategiche. Secondo gli analisti di UBS nei prossimi cinque anni gli attori chiave della filiera cinese entreranno nel mercato globale, grazie a costi delle materie prime tipicamente inferiore e altri vantaggi sui competitor; e lo scenario futuro prevede posizione di leadership per la Cina anche sul mercato elettrico.
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