Apple Watch e iPhone possono sbloccare le portiere di alcune automobili, e a breve potranno di farlo anche alcuni telefoni di Galaxy Samsung. Purché funzioni, come nel caso dei dispositivi Apple, servono determinati componenti e tecnologie, come ad esempio il modulo NFC e l’ultra-wideband (UWB), quindi per il momento ad essere abilitati sono soltanto alcuni modelli della serie Galaxy.
Nello specifico sono abilitati Galaxy Note 20 Ultra oppure Galaxy Z Fold 2 o Fold 3, Galaxy S21+ oppure Galaxy S21 Ultra: stranamente Galaxy Z Flip 3, sebbene sia di in commercio da poche settimane, non è presente nell’elenco, anche se dovrebbe poter comunque accedere a questa opzione tramite il solo NFC.
Questa funzione come dicevamo utilizza alcune tecnologie che non richiedono né l’utilizzo di una chiave fisica né la pressione di un pulsante sul telecomando: basta semplicemente trovarsi nelle vicinanze dell’auto per far sì che le portiere si sblocchino automaticamente. L’UWB infatti, proprio come il Bluetooth o il WiFi, è una tecnologia che comunica tramite onde radio a corto raggio ed è nota perché è in grado di trasmettere dati con elevata precisione, quindi non ci dovrebbe essere il rischio che uno smartphone identico a quello del proprietario di un’autovettura possa sbloccare le portiere semplicimente avvicinandosi al veicolo.
Se invece il proprietario lo desidera, può condividere questa chiave digitale con altre persone usando l’app Samsung Pass, che proprio come si farebbe con il prestito manuale di una chiave ifisica, fara sì che su richiesta (anche a distanza) altri familiari o anche amici possano sbloccare l’auto direttamente dal proprio smartphone. Per altro questa funzione non sblocca soltanto le portiere, ma potrà essere usata anche per avviare il motore, aprire e chiudere il portabagagli e controllare gli specchietti dell’auto.
Allo stesso tempo anche l’automobile deve essere compatibile con questo sistema di sblocco alternativo e, nel caso di Samsung, al momento la funzione è limitata soltanto al nuovo crossover elettrico Genesis GV60. Non è chiaramente un problema di Samsung che non ne ha colpa quanto piuttosto del fatto che si tratta di una tecnologia relativamente nuova e c’è quindi bisogno ancora di un po’ di tempo perché diventi uno standard (già stabilito dal Car Connectivity Consortium) e tutti i produttori di autovetture implementino questa possibilità sulle automobili di prossima generazione.
Chi si trova nella situazione di avere sia smartphone che auto compatibile dovrà aspettare ancora qualche settimana prima che la funzione venga abilitata, e comunque non sarà disponibile per tutti: Samsung infatti punta al lancio – attraverso un aggiornamento del software – entro la fine dell’anno, ma inizialmente soltanto per chi risiede in Corea.