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Anche i dispositivi sanitari saranno sempre più interconnessi

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I consumatori sono sempre più interessati a utilizzare dispositivi sanitari per controllare le proprie condizioni fisiche e questo trend rappresenta un’interessante opportunità di mercato. Lo rileva uno studio condotto dall’IBM Istitute for Business Value intitolato “Future of Connected Health Devices”.  Queste apparecchiature programmeranno, prevedranno e monitoreranno le informazioni, fornendole direttamente ai cosiddetti “caregiver” – medici, assistenti, infermieri – così come alle reti di supporto. Gli utenti interagiranno con gli apparecchi secondo le proprie necessità e li collegheranno attraverso connessioni a banda larga, wireline e wireless.

Lo studio ha preso in esame più di 1.300 consumatori che attualmente utilizzano dispositivi sanitari e ne è emersa l’esigenza di una nuova generazione di dispositivi sanitari che possa essere usata più facilmente consentendo anche una migliore condivisione delle informazioni. Gli utilizzatori vogliono poter comunicare con il proprio punto di riferimento, “caregiver”, riducendo il numero delle visite, e con una comunità che condivide interessi e problemi analoghi.  E sono disposti a pagare per questo. Più di un terzo degli intervistati si aspetta di contribuire al costo di nuovi dispositivi sanitari nel corso dei prossimi due anni, mentre il 35 per cento si aspetta anche di pagare un canone mensile per l’assistenza.

Connessi online, a un computer, gaming device, tablet o smart phone, i dispositivi diventeranno onnipresenti in futuro, specialmente nella cura dei malati, degli anziani e di coloro che necessitano di assistenza medica, ma anche per le persone in salute che desiderano mantenere il proprio benessere.

Alcune aree chiave per lo sviluppo di nuovi dispositivi, sono le seguenti:

Dieta – Una nuova generazione di apparecchi per l’effettuazione di diete misurerà anche movimento, velocità e intensità. Questi dispositivi solleciteranno gli utilizzatori se non si muovono abbastanza oppure indicheranno un esercizio di movimento da eseguire. Confidando sull’aiuto di amici, familiari e social network, i dispositivi possono allertare altre persone per suscitare motivazione, incoraggiamento o perfino per “farsi sentire” nei confronti di un amico. Questi dispositivi saranno integrati in strumenti per il monitoraggio del rispetto delle cure mediche, della pressione sanguigna e del peso, per fornire un quadro più completo della salute dell’utilizzatore.

Assistenza agli anziani – Negli Stati Uniti si stima che 5,4 milioni di persone soffrano di Alzheimer. Nel Regno Unito, due terzi delle persone che soffrono di demenza senile vivono al di fuori di apposite strutture di assistenza. Per i pazienti che soffrono di deterioramento o perdita della memoria, diventerà abituale usare dei dispositivi per stabilire la posizione e la conformità ai regimi terapeutici, connessi a una scatoletta per pastiglie digitale. Questi dispositivi localizzeranno la posizione sia dell’utilizzatore sia del medico, per dare tranquillità al paziente, fornire un promemoria sulle cure mediche e l’accesso diretto al supporto del “caregiver”.

Monitoraggio della pressione sanguigna – L’avvento di un esame del sangue non invasivo che analizza automaticamente il sangue attraverso un braccialetto trasmetterà i dati al medico in modalità wireless. Quando i valori del colesterolo s’impennano, i livelli di ferro scendono o il conteggio dei globuli bianchi aumenta, l’utilizzatore saprà se modificare la propria terapia o consultare il medico.

Indipendenza e mobilità – La mobilità è un fattore cruciale per vivere in modo indipendente, poiché consente alle persone di continuare a vivere nella propria casa, rimandando l’ingresso in strutture ospedaliere o di degenza assistita. Verranno sempre più utilizzati dispositivi che consentiranno alle persone di mantenere la propria mobilità, monitorandone il movimento. Questi apparecchi forniranno istruzioni e compiti per migliorare la coordinazione, il raggio di movimento e la stabilità. Saranno anche in grado di determinare se l’utilizzatore cammina in modo regolare, si alza facilmente dalla sedia o se invece ha bisogno di assistenza. Dispositivi e sensori capaci di prevedere condizioni che potrebbero portare a una caduta possono avvisare l’utilizzatore affinché si fermi, si riposi oppure chieda aiuto. E avviseranno i “caregiver” in caso di caduta.

Comunicazioni — Dei nuovi dispositivi di rilevamento delle onde cerebrali renderanno più facile a coloro che sono fragili o menomati dal punto di vista medico esprimere i propri pensieri e le proprie sensazioni attraverso un avatar digitale del corpo umano. Con l’ausilio di sensori, anche i pazienti che non si esprimono verbalmente saranno in grado di segnalare come stanno rispondendo alle terapie specifiche o al dolore, di indicare con esattezza le sensazioni che provano a livello fisico o di chiedere l’intervento di un infermiere, ad esempio perché venga loro cambiata la posizione a letto o per chiedere più ossigeno. Questi dispositivi raccoglieranno dati importanti relativi ai segnali vitali man mano essi arrivano, interpretandoli in tempo reale e segnalando immediatamente eventuali variazioni.

Secondo l’inchiesta condotta, gli utilizzatori si aspettano dei dispositivi che consentano di condividere con facilità le informazioni con la loro famiglia o con gli operatori sanitari. Inoltre richiedono:

· facilità d’uso: il 96 per cento ha affermato che la facilità d’uso è il fattore determinante nella scelta di un apparecchio rispetto ad un altro;

· prezzo ragionevole: costi pari o inferiori a 100 dollari sono un fattore decisionale critico secondo i tre quarti degli utilizzatori, che considera il prezzo ben prima delle funzioni, dell’assistenza, della garanzia o del design esteriore;

· condivisione delle informazioni in tempo reale: l’86 per cento dei consumatori vuole dai suoi dispositivi un feedback in tempo reale e facilmente comprensibile.

I dispositivi non bastano: secondo questo studio, le aziende che producono apparecchiature dovranno rafforzare la loro collaborazione e riunire le loro abilità, perché è poco probabile che una singola società possieda tutte le capacità richieste per offrire una soluzione completa. Queste aziende possono dover collaborare con società specializzate in software che sviluppano interfacce utente, oppure con società editrici che forniscono informazioni e contenuti connessi alla salute.

Lo studio conclude che l’adozione di dispositivi sia da parte dei consumatori che dei medici dipenderà non soltanto dalla loro facilità d’uso, ma anche dalla interoperabilità a livello settoriale. I costruttori di apparecchiature devono essere coinvolti e partecipare attivamente alla stesura di normative future per l’ecosistema dei dispositivi sanitari. Inoltre, per aver successo, i produttori dovranno avere qualcosa in più oltre a dispositivi innovativi e facili da usare. Sarà necessaria un’ampia “consumer experience”, che dovrà includere assistenza online e al dettaglio, accessori, informazioni supplementari, formazione e supporto ai social network.

Fonte:

PR IBM

[A cura di Mauro Notarianni]

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