Non sembrava essere piaciuto a nessuno il notch di iPhone X, eppure sono davvero tanti i produttori, anche quelli top, che hanno deciso di adottare il lunotto anteriore attualmente in forza sullo smartphone del decimo anniversario Apple. Dopo aver visto molti esponenti Android scegliere una soluzione simile al MWC 2018, anche Huawei P20 sembra aver ceduto all’intaglio nero sul davanti. Eccolo svelato in alcuni leaks fotografici.
Evan Blass, noto e affidabile leaker, sembra aver sgombrato il campo da possibili dubbi. Il prossimo top di gamma Huawei avrà il notch frontale, seppur meno ingombrante di quello visto su iPhone X. Peraltro, l’intera gamma di P20, quindi Huawei P20, P20 Lite e P20 Pro, avranno il distintivo intaglio nero frontale per ospitare fotocamera, speaker, sensore di prossimità e di luce ambiente . Le immagini illustrano anche alcune delle differenze tra i diversi modelli, in particolare il Pro, che sarà il modello top di gamma con tripla camera.
Huawei presenterà i nuovi smartphone il prossimo 27 marzo tramite apposito evento, dove particolare importanza sarà data all’intelligenza artificiale. Ed infatti, gli inviti stampa già diffusi lasciano presagire che la AI svolgerà un ruolo fondamentale, soprattutto in ambito fotografico. E’ facile pensare che la camera sarà in grado di riconoscere gli oggetti, così da poter impostare al meglio i sensori e scattare la foto ideale. Tra le caratteristiche ipotizzate, il modello Lite dovrebbe godere di un display da 5,8 pollici, 4GB di RAM e 64 GB di memoria integrata.
Rimane ancora il segreto sui prezzi della nuova linea di Huawei P20, mentre non sembrano esserci dubbi su design e l’estetica, che dovrebbe ricalcare esattamente quella mostrata nei render pubblicitari svelati da Evan Blass. Il notch frontale ha colpito ancora, e questa sarà certamente la strada che intraprenderanno tutti i più importanti produttori, soprattutto dopo la notizia che Android P, prossima major release del robottino verde, supporterà ufficialmente l’intaglio nero sulla parte superiore della UI.