Secondo alcune fonti di Bloomberg Google sta pianificando di adottare un sistema di registro distribuito tipo blockchain, lo scopo: differenziare il proprio business legato al cloud computing rispetto ai suoi rivali.
La società potrebbe anche concedere in licenza la tecnologia della sua blockchain in modo che altre aziende possano eseguirla sui loro server e beneficiare quindi dei vantaggi senza dover svilupparne una proprietaria. Google è stata la seconda azienda più attiva negli investimenti in questo ambito dal periodo dal 2012 al 2017, secondo CBInsights, dietro solo alla SBI Holdings, società con sede in Giappone.
Inoltre, sempre secondo la fonte che ha fatto la “soffiata” a Bloomberg, Google avrebbe investito e acquisito anche alcune startup con un’esperienza legata allo sviluppo di registri distribuiti. Altre importanti società tecnologiche come IBM e Microsoft hanno anch’esse investimenti attivi in tecnologie che supportano questo tipo di sistemi.
Secondo molti osservatori la blockchain (che si è affermata in diffusione e popolarità grazie soprattutto al Bitcoin) rappresenta una della più grandi rivoluzioni fin dalla nascita di Internet e nei prossimi anni potrebbe essere adottata in tantissimi settori da svariate aziende.