Puntuale, come in tutte le indiscrezioni che si rispettano e che hanno un fondamento, stanno cominciando ad arrivare conferme sulle voci dell’iPhone low cost. Che il rumor abbia sostanza lo dimostra il fatto che dopo il lancio del Wall Street Journal, anche Bloomberg (uno dei tre media, con il WSJ e il NY Times) considerato una sorta di ufficio stampa non formale di Apple, un gola profonda addomesticata, utilizzata dai piani di alti di Cupertino per far uscire dall’azienda quel che non si può dire ufficialmente, conferma l’ipotesi.
Il periodico finanziario ripropone quasi per intero il profilo dettato dal Wall Street Journal: l’iPhone a basso costo sarà più piccolo e realizzato con materiali più economici. Anche la componentistica sarà più economica e sarà caratterizzata da tecnologie di connettività universali per entrare in tutti i mercati. Il telefono, ribadisce Bloomberg, è destinato a contrastare i cellulari Android; unica differenza strategica rispetto a quanto delineato dal WSJ è nel target: Apple avrebbe intenzione di proporre il telefono nei mercati in via di sviluppo ad un costo tra i 99 e i 199 dollari, prezzo probabilmente stabilito dando per scontato, come spesso fanno i giornalisti USA che faticano a comprendere che nel mondo esiste un largo mercato di cellulari acquistati senza sovvenzioni, che in ogni angolo del mondo tutti gli operatori mobili saranno disponibili a pagare per avere iPhone.
Apple, in ogni caso, avrebbe piani a più lungo termine rispetto a quelli stabiliti dal WSJ: il lancio dell’iPhone low cost avverrebbe non prima degli ultimi mesi del 2013. Ora resta da vedere che cosa dirà la terza voce ufficiosa dell’ufficio stampa di Apple, il NY Times che non dovrebbe tardare a dire la sua in materia.