Se TSMC, il più grande fornitore di semiconduttori al mondo, ha una grande scorta di chip accumulati, c’è una ragione: Apple non ne sta richiedendo più perché iPhone X è morto. Ad essere così crudo in una sua esternazione l’analista Neil Campling, che parte per arrivare alle sue conclusioni agli ordinativi in declino dei componenti necessari per costruirlo.
Il problema, a giudicare dalla nota di Campling, come evidenziato anche dalla CNBC, è piuttosto semplice: il terminale del decimo anniversario è troppo costoso, almeno così si è riferito al prezzo di listino di partenza di 999 dollari. Per questo, i consumatori si stanno rivolgendo sempre più a smartphone differenti, con prezzi sicuramente inferiori.
Già nelle settimane scorse Nikkei aveva suggerito il taglio da parte di Apple degli obiettivi di produzione per il terminale del decimo anniversario. Inoltre, non sono mancate precedenti voci che scommettevano sullo stop alla produzione di iPhone X già entro questa estate. Di contro, altri rapporti hanno parlato di iPhone X come del terminale più venduto nel mese di dicembre scorso, mentre più di recente si è detto che iPhone X rappresenta ad oggi il 35% di tutti i ricavi mondiali derivanti dalle vendite di smartphone .
Ed allora, Campling pensa che Apple sia già interamente concentrata alla serie di nuovi iPhone 2018. Tra questi potrebbe esserci un modello più economico, con un prezzo di partenza di circa 500, affiancato da smartphone Dual Sim, vera e propria novità in campo Apple. un terzo modello potrebbe avere lo stesso rapporto di forma di iPhone X, ma con un prezzo più conveniente.
Questa nuova line up stona un po’ con tutti i rumor fino ad oggi apparsi in rete, che hanno sempre parlato di un successore di iPhone X da 5,8 pollici, un vero e proprio iPhone X Plus, e un terzo modello di iPhone, con schermo da 6,1 pollici LCD.