Grazie all’acquisizione di Anobit, Apple potrà ridurre sensibilmente i costi per l’acquisto delle memorie Flash, prepararsi meglio dei concorrenti per le Flash di prossima generazione, infine disporre di una serie di brevetti legati a una tecnologia ormai chiave nel settore, utili per eventuali battaglie legale contro la concorrenza. Anche se finora né Apple ne Anobit hanno ufficialmente annunciato l’acquisizione, gli analisti e gli addetti ai lavori continuano a esaminare tutti i possibili vantaggi per Apple derivanti dall’acquisto della società israeliana specializzata in tecnologie e controller per le memorie Flash. Ricordiamo che l’acquisizione è trapelata poco prima di Natale, mentre nei giorni successivi sono arrivati i primi commenti degli esperti.
Ai primi pareri ora si aggiungono le voci di altri analisti specializzati nel settore delle memorie allo stato solido riportati da Computerworld. Grazie alle tecnologie e ai controller di Anobit Apple può ottenere prestazioni superiori in lettura, scrittura e correzione degli errori anche dalle Flash più economiche. In questo modo secondo Michael Yang di IHS iSuppli Cupertino potrà ridurre sensibilmente la spesa per l’acquisto dei componenti. E’ dello stesso parere anche Joseph Unsworth di Gartner che oltre al risparmio sull’approvvigionamento delle Flash sottolinea la sempre maggiore importanza per i colossi IT di possedere direttamente brevetti cruciali per le tecnologie più utilizzate.
E’ opinione condivisa che Apple non renderà più disponibili le tecnologie Anobit per altre società, riservandone l’impiego solo all’interno della Mela, una strategia tipica per Cupertino attuata già in diverse altre acquisizioni in passato. Grazie alle soluzioni Anobit il tradizionale indice di longevità, in media 3.000 cilci di scrittura e cancellazione delle memorie Flash può essere innalzato fino a 50.000 cicli, valore in grado di prolungare di molto la vita utile dei prodotti consumer e anche in grado di permettere l’impiego delle Flash in settori professionali e server. Infine, sempre grazie ai controller evoluti Anobit, è possibile incrementare il rapporto segnale/rumore, una tecnologia sempre più indispensabile per il recupero dati e la correzione degli errori man mano che le dimensioni dei circuiti Flash continuano a ridursi. Ora i processi costrutti per le Flash sono compresi tra i 34 nanometri e i 25 nanometri: grazie ai brevetti Anobit Cupertino potrà prepararsi per l’introduzione delle Flash costruite a 20 nanometri e ottenere un vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti. 
