L’aumento di prezzo degli iPhone potrebbe significare guai per Apple: è quanto sostiene l’analista Jeffrey Kvaal di Nomura Instinet, che non vedrebbe di buon occhio l’intera fascia alta del mercato. «L’elasticità sta calando, ciò significa che i clienti sono meno disposti ad adattarsi alle variazioni di prezzo» si legge nel report, con un evidente segnale anche dai preordini di Galaxy S9, in calo del 30% rispetto ai numeri dello scorso anno.
Fino ad ora c’è stato un piccolo miglioramento nella domanda di iPhone, ma il futuro non sembra essere roseo. Neanche le promozioni fanno effetto, come quella lanciata da AT&T per iPhone X che non avrebbe riscosso il successo sperato. Gli analisti non credono che sia una coincidenza il fatto che iPhone X non vende quanto dovrebbe, portando «I venditori cinesi a preferire la fascia media del mercato» per spingere le vendite dei prossimi mesi.
Tutto ciò ha spinto Kvaal a ridimensionare le previsioni di vendita di iPhone per il 2018, limando a 221 milioni le unità vendute rispetto alle 226 milioni di unità inizialmente ipotizzate. Ovviamente non c’è nulla di ufficiale in quanto queste sono solo le idee che si sono fatti gli analisti nel corso degli ultimi mesi, tuttavia non è la prima volta che sentiamo additare l’aumento dei prezzi di iPhone come la possibile causa di un danneggiamento delle vendite per il futuro, specialmente per i nuovi mercati come la Cina e l’India.