Secondo Reuters, AMD è alla ricerca di un acquirente cui cedere attività e brevetti. La società di Sunnyvale avrebbe interpellato la banca d’investimenti JPMorgan Chase & Co e gli amministratori stanno prendendo in considerazione varie ipotesi, vendita compresa. La cessione è l’ultimo degli scenari possibili: la società cercherà prima di monetizzare il suo portafoglio brevetti.
AMD subisce da tempo la concorrenza di Intel nel settore dei computer desktop, dei notebook, per non palare del settore mobile. Ad Apple AMD fornisce al momento solo le schede video che si trovano sui Mac Pro (le non giovanissime Radeon HD 5770 o 5780): sulle altre macchine desktop (iMac) e portatili sono presenti schede video NVIDIA o combinazioni con soluzioni di Intel e NVIDIA.
Tra le mosse più interessanti tentate nell’ultimo periodo, un accordo con ARM per inserirsi nell’architettura dei processori che dominano in modo dirompente le piattaforme per dispositivi mobili. In gioco in questo caso è anche la crescita nel settore dei servizi cloud e nei data center nei quali c’è sempre più bisogno di gestire carichi di lavoro omogenei, due fattori per i quali AMD ritiene possano esserci opportunità e la richiesta crescente di soluzioni ibride nelle quali integrare tecnologie legaxy x86, le Acelerated Processor Unit (APU) e il design a 64 bit dell’architettura licenziata da ARM.
A ottobre di quest’anno, la società ha dichiarato perdite per 157 milioni di dollari a fronte di un fatturato di 1,27 miliardi di dollari, i risultati peggiori degli ultimi anni. Le perdite hanno riguardato tutte le divisioni, in particolare le APU serie A Llano e un calo pesante sul reparto CPU. AMD ha prima annunciato alcuni licenziamenti (il 15% dei dipendenti) e poi alcuni tagli sui prezzi. A febbraio del 2012 la società impiegava 11.700 persone
[A cura di Mauro Notarianni]